lunedì 10 novembre 2014

Mandela27: un progetto, non solo una mostra

Una mostra, un serious game e una mappa culturale. Tutto questo è MANDELA27. Un Progetto nato da una collaborazione biennale tra l’Unione Europea e il Sudafrica, la cui mostra sarà esposta dal 10 al 13 novembre nel Foyer del Teatro Camploy, in via Cantarane 32 a Verona, in occasione del Festival del Cinema Africano e in collaborazione con ProgettoMondo Mlal.
Un’iniziativa unica che intende introdurre le nuove generazioni alla conoscenza degli sviluppi culturali e politici che hanno portato il Sudafrica e l’Europa a essere ciò che sono oggi.

Figura rilevante del XX secolo e Premio Nobel per la Pace nel 1993, Nelson Mandela ha dedicato la propria vita alla creazione di un Sudafrica democratico. Dopo 27 anni di carcere, Madiba (questo il soprannome di Mandela) è diventato un modello di coraggio e perseveranza nella lotta contro il regime dell’apartheid in Sudafrica. Questo spiega la continua attenzione dei media per questo uomo di Stato che, all’età di 94 anni, ha continuato quasi quotidianamente a dominare le scene a causa del suo debole stato di salute.
I giovani di tutto il mondo oggi si stanno domandando chi è Nelson Mandela e cosa significa la sua eredità per l’umanità. Per questa ragione il Progetto Mandela27 è importante: per coinvolgere in modo appassionante, coinvolgente e interattivo le nuove generazioni.
Da qui le tre proposte:
UN SERIOUS GAME
progettato dalla North-West University – Vaal Triangle Campus (NWU Vaal) e la Coventry University in Inghilterra, realtà leader del settore, grazie al quale i visitatori del portale web potranno accedere al gioco e, attraverso un romanzo a fumetti digitale e interattivo, farsi un’idea di come fosse la vita di un prigioniero politico a Robben Island.
UNA MAPPA CULTURALE
Per facilitare la conoscenza dei giovani d’oggi sulle pietre miliari della democrazia, sono stati posizionati sulle mappe di Europa e Sudafrica 100 fatti culturali particolarmente rilevanti, che hanno contribuito al cambiamento politico: dalla caduta del muro di Berlino, ai concerti per la libertà che ci furono in tutta Europa e Sudafrica, all’euforia mondiale per la liberazione di Nelson Mandela nel 1990.
UNA MOSTRA MANDELA27 per l’appunto. Pensata per essere itinerante, rappresenta una replica (con l’esatta ampiezza) della cella di Nelson Mandela a Robben Island, con l’esposizione nelle sue pareti esterne di pannelli con la progressione cronologica dei fatti dall’inizio dell’apartheid alla sua abolizione.

Il Progetto Mandela27 è stato reso possibile grazie al sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea ed ha visto la collaborazione dinamica fra la Coventry University nel Regno Unito, il museo di Robben Island e la North West University: Vaal Triangle Campus in Sudafrica, Elderberry Culture Projects in Svezia e TCS Digital World in Belgio.

L’ingresso alla mostra è libero
per le scuole solo su prenotazione dalle 15.00 alle 16.00
per la cittadinanza durante gli orari di proiezione dei film

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