martedì 7 ottobre 2014

VeronaMarathon, di corsa contro la malnutrizione



Verona - Una bellissima giornata di sole all’insegna della solidarietà. Domenica 5 ottobre quasi 400 persone hanno corso la Verona Marathon per fermare la malnutrizione in Burkina Faso. Tra loro, il gruppo più cospicuo era rappresentato da 95 studenti del Liceo classico Maffei capitanati da 3 insegnanti di educazione fisica, ma hanno aderito all’appello di ProgettoMondo anche alcuni maratoneti di eccezione, come la parlamentare veronese Alessia Rotta e la calciatrice Brescia Acf Josefina Karlsson che, con altri 6 runner, hanno accettato la sfida di raccogliere essi stessi, tra amici e sostenitori, donazioni per la causa di ProgettoMondo. Infine hanno arricchito la corsa di ProgettoMondo Mlal gruppi di soci arrivati da Veneto, Lombardia e Sardegna, più mamme, giornaliste e commercianti di Verona che hanno costituito dei team sportivi per l’occasione.
La nuova edizione della VeronaMarathon (partenza e arrivo in piazza Bra) dava infatti la possibilità ad atleti, maratoneti, runner della domenica e semplici cittadini, desiderosi di farsi una passeggiata attraverso il centro storico, di dedicare la propria impresa a un’associazione di volontariato che avrebbe poi devoluto parte dell’incasso della vendita dei pettorali ai propri progetti o attività.
E così è stato. Scegliendo di acquistare il pettorale di ProgettoMondo si è infatti sostenuto il progetto “Mamma” in Burkina Faso che in tre anni ha già dato risultati più che significativi. In una regione dove maggiore era la malnutrizione materno infantile, il lavoro dell’Ong veronese, in stretta collaborazione con le donne dei villaggi e gli ambulatori pubblici, ha dimezzato il tasso di un fenomeno che è a tutt’oggi concausa di 6,6 milioni di morti all’anno tra i bambini sotto i 5 anni, e ha esteso l’intervento ad altre due regioni. La ricetta di ProgettoMondo pare semplice ma quanto mai efficace.
Invece di fermarsi alla distribuzione di preparati alimentari o di medicinali, l’equipe di operatori e medici del Burkina Faso fa leva sull’autosviluppo della popolazione locale. Ha infatti creato e formato dei gruppi di mamme che sono poi diventati essi stessi agenti e moltiplicatori della “cura” e dell’attività di prevenzione grazie alla preparazione di pappe ipernutrienti con ingredienti prodotti nei propri villaggi e dunque facilmente reperibili.

La manifestazione di Verona è stata anche la migliore delle cornici per il lancio della campagna “Io non mangio da solo 2014” che quest’anno è appunto dedicata al tema della malnutrizione materno-infantile e alle mamme burkinabè che con concretezza e ottimi risultati stanno davvero contribuendo a vincere la malnutrizione dei loro piccoli.

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