martedì 15 aprile 2014

Una settimana per esprimersi

Arriviamo al Centro Monte Cristo, sede del progetto “Edad de Oro” nel quale svolgeremo il nostro anno di servizio civile per ProgettoMondo Mlal, e siamo accolte da un profumo notturno e da una natura che, da quel poco che si intravede, già toglie il fiato.
Da poche ore ci siamo lasciate alle spalle la nebbia milanese, la coincidenza del volo persa e i bagagli sperduti non si sa dove (poi ritrovati!), e già prendiamo possesso della nostra nuova casa, davanti alla quale è stato montato un piccolo palco.
Solo il giorno dopo scopriamo che siamo arrivate nel mezzo della “Semana de la expresión” (la settimana dell’espressione) e intuiamo il perché del palchetto e del clima festoso che si respira tra ragazzi ed educatori del Centro.
Incuriosite, chiediamo alla prof. Amabilia di spiegarci meglio di cosa si tratta. Veniamo a sapere così che la manifestazione è nata 9 anni fa con l’intento di creare una settimana di attività scolastiche extra-curriculari, durante cui poter lavorare con gli alunni su esigenze emerse da loro stessi e, dunque, dal bisogno di rafforzarne l’autostima, promuovere spazi informali in cui scoprire e sperimentare le proprie abilità, avere occasioni concrete in cui mettersi alla prova in attività che non sono solitamente svolte e, specialmente, lavorare sui propri punti di forza e di debolezza.
In particolare, nel corso della settimana, si svolgono differenti attività divise tra mattina e pomeriggio. Il primo giorno è interamente dedicato all’arte e all’oratoria. Il secondo (19 marzo, festa di S. Jose) si iniziano le attività alle 7 del mattino e si concludono alle 9 di sera e, mentre la prima parte della giornata è dedicata a tematiche relative alla fede, volte a stimolare la riflessione interiore, nel pomeriggio si svolgono laboratori relativi alla sostenibilità ambientale.
Successivamente, partendo dalle 3 “R” (Reciclar, Reusar, Reducir), i ragazzi producono dei lavori con materiale di scarto e, in seguito, i genitori sono invitati all’esposizione finale. La sera, invece, si svolge la “Noche Cultural”, che vede i ragazzi esprimersi attraverso spettacoli di teatro e danza, in presenza di compagni, personale e genitori, così come di spettatori provenienti dalle vicine comunità.
Il terzo giorno è dedicato ad attività “scientifiche” sviluppate in forma di gioco, che si concludono con la presentazione di esperimenti eseguiti dai giovani stessi e, in seguito, ad un concorso di disegno, pittura e scultura.
Il quarto, forse quello più apprezzato dai ragazzi, è all’insegna dello sport: tutti, infatti, si possono misurare in differenti attività fisiche, durante le quali tra i ragazzi si distingue chi tutti i giorni percorre lunghi tragitti per andare a scuola.
Solitamente c’è un quinto giorno (“Dia de Verano”) in cui i ragazzi vengono portati in piscina, a fare sport e a divertirsi. Quest’anno, però, non ha avuto luogo per questioni economiche ed è stato rimandato al periodo della Settimana Santa.Al termine della settimana abbiamo chiesto alla professoressa Amabilia un bilancio di questa nona edizione: “Credo sia stata molto positiva –ha affermato l’insegnante guatemalteca– le attività sono pensate per toccare le diverse aree in cui i ragazzi si sono effettivamente messi alla prova, migliorando anche l’integrazione tra alunni. Ammettendo poi che: “È sempre una settimana molto impegnativa sia per gli studenti che per gli educatori, i quali prendono parte a tutte le attività e sono sempre al fianco dei ragazzi per motivarli, appoggiarli ed accompagnarli”.
“Penso infine, –ha concluso– che sia un momento molto importante per il Centro, in quanto mette in evidenza gli obiettivi che stanno alla base del nostro lavoro: non si tratta soltanto di insegnamento scolastico, bensì anche di formazione a tutto tondo, in cui sviluppare le competenze personali e relazionali dei giovani e far prendere loro coscienza delle proprie potenzialità”.

Elisabetta Caglioni e Consuelo Conti
Caschi Bianco "Edad de Oro"
ProgettoMondo Guatemala

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