lunedì 31 marzo 2014

I caschi bianchi si presentano

Carichi di entusiasmo e dei migliori propositi, i 16 giovani caschi Bianco di ProgettoMondo Mlal stanno ormai raggiungendo le proprie sedi in Italia, Africa ed America latina dove offriranno il loro anno di servizio civile per contribuire allo sviluppo di comunità svantaggiate affiancando le equipe locali e gli operatori di ProgettoMondo Mlal. Prima di partire ci hanno rilasciati ciascuno una breve testimonianza per presentarsi a tutti (vedi VIDEO).
Già da un paio di settimane, perfettamente operativi nelle sedi di Verona e Rovereto, Lorenzo Marin e Filippo Fratta Pasini, Valeria Melegari e Federica Manfrini, impegnati nel progetto “Ambientiamoci”. Sono volati in Marocco Elda Goci e Valentina Carrara, entrambe da sempre interessate alla tutela dei diritti umani, in particolare a quelli delle fasce più vulnerabili della società, per affiancare l’equipe del progetto “La forza delle donne”, e Maria Cristina Pilo e Cristiano Bassanini che lavorando nel progetto “Bambini in viaggio” potranno mettersi in gioco con l’entusiasmo che traspare dai loro profili e le esperienze professionali svolte. Sempre in Africa, ma molto più a sud, stanno aspettando Cristina Danna che, in quanto “figlia d’arte”, la cooperazione c’è l’ha nel sangue e non vede l’ora di fare la sua parte nel progetto “Responsabilidade”, in Mozambico. Elisabetta Caglioni e Consuelo Conti sono già in Guatemala: entrambe con un curriculum di educatrici, dove sono state accolte a braccia aperte dai bambini e adolescenti di “Edad de Oro Monte Cristo”. Esperienza oltreoceano come Casco Bianco anche per Silvia Donato e Corinna Lennelli, le due ragazze selezionate per il Perù, che mettono a disposizione studi, professionalità, ma soprattutto la voglia di condividere idee ed esperienze. Infine, Eleonora Banfi, Eleonora Falchetti e Marco Goldin che sono sbarcati in Bolivia. Oltre a perdersi nei paesaggi mozzafiato di questo Paese, le due Eleonora s’inseriranno rispettivamente nei progetti “Qalauma” e “Qutapiquiña” e sarà per entrambe una sorta di “ritorno in patria” dato che ognuna di loro in questo Paese ha già vissuto e lavorato. Esperienza del tutto nuova invece per Marco che qui, e in particolare nel progetto “Bolivia Campesina”, potrà mettere a frutto i studi nell’ambito agro-ecologico..
A tutti loro auguriamo di dare il meglio, con la sicurezza che gratificazione umana e professionale che riceveranno in cambio da questa esperienza sarà al di sopra di ogni aspettativa.

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