giovedì 14 novembre 2013

Kaleidoscope. Dal 14 al 24 novembre il Festival del Cinema Africano


Tutto è pronto per puntare l’occhio sul caleidoscopio e rimanere affascinati dal cinema delle Afriche. Tante le novità di quest’anno, dove la contaminazione di generi, di percezioni, in un continuo intreccio di narrazioni e di stili, infrange qualsiasi linea di confine, per ritrovare nella creatività e nella fantasia non tanto una via di fuga dalla realtà, ma la libertà di raccontare un’Africa capace di futuro e di prospettive nuove.
Si inizia con la serata d’apertura, venerdì 15 novembre, che, come tradizione vuole, si terrà a partire dalle 20.30 al Cinema Stimate di via Montanari 1 in piazza Cittadella. Sul palco, prima ancora del film, Restless City, KALEIDOsCOPE inizierà dialogando con un ospite d’onore, l’onorevole Jean Léonard Touadi, primo parlamentare di origine africana nella storia della Camera dei deputati del nostro Paese. Il giornalista e scrittore congolese risponderà alle domande di Fortuna Ekutsu Mambulu e Malice Omondi.
IL FILM DI APERTURA, in anteprima nazionale, sarà RESTLESS CITY (Nigeria, Usa 2011). Un lungometraggio (fuori concorso) in cui si racconta la storia di Djibril, un giovane musicista e dj senegalese, arrivato a New York per migliorare la sua vita e tentare la fortuna. Qui conosce Trini, la giovane prostituta di cui s’innamora. Ben presto Djibril sarà costretto a fare i conti con la malavita del quartiere per salvare la ragazza e conoscerà da vicino la solitudine e gli ostacoli riservati a quelli che sono venuti da “lontano” per costruirsi un futuro migliore.
IL REGISTA ANDREW DOSUNMU vive tra New York City e la Nigeria. Cresciuto ed educato in Nigeria, Dosunmu ha iniziato la sua carriera come assistente presso la casa di moda di Yves Saint Laurent. In seguito, ha lavorato come direttore creativo e fotografo di moda, e ha diretto numerosi video musicali per artisti come Isaac Hayes e Youssou N’Dour. Oltre a una fiorente carriera in fotografia, Dosunmu è un regista che si sta affermando anche a livello internazionale. Il suo pluripremiato documentario Hot Irons (1999) ha vinto come miglior documentario al Fespaco e al Reel Award a Toronto.
AFROPARTY La serata si concluderà al Time-out, in via Campo Fiore, con il consueto appuntamento dell’Enjoy the festival Afroparty che, a partire dalle 23, terrà compagnia al pubblico grazie alla musica africana scelta da DJ Alix Ndembi. Ingresso libero.

EDIZIONE 2013. Guardare l’Africa attraverso il caleidoscopio del suo cinema.
KaleidoScope vuole essere un invito a incontrare l’Africa attraverso l’arte, il suo cinema, la creatività dei suoi registi, sempre più cittadini di un mondo che trova nel cambiamento uno stile fluido, libero, creativo per essere interpreti della propria storia, nel bene e nel male. Andare al “cinema delle Afriche” significa avere in mano un caleidoscopio e guardare attraverso questo la realtà sempre in modo diverso e da punti di vista altri e basta un semplice movimento per cambiare colori, geometrie, dimensioni.
Per questa 33esima edizione si è cercato di portare sugli schermi le tante “forme” prodotte dai cineasti africani, mettendo in valore la crescente produzione autoriale: dai giovanissimi presenti nella sezione cortometraggi, ai grandi autori della fiction e dei documentari. Questa è la sfida che la nuova direzione artistica, composta da Giusy Buemi, Stefano Gaiga e Vanessa Lanari, cerca di lanciare, scegliendo non solo film che parlano di Africa, che si focalizzano sul cosa, ma anche film che hanno scelto di sperimentare il come, riconfigurando i linguaggi e le trame del cinema africano. La proposta della direzione artistica di una visione caleidoscopica dell’Africa e del suo cinema vuole sollecitare lo spettatore a una visione non passiva, stimolandolo a entrare nell’universo filmico e a interagire con esso, con la consapevolezza che, nella scomposizione e ricomposizione delle immagini, delle storie… della vita stessa, possa nascere una visione totalmente nuova dell’Africa, arricchita dalle diversità e dalle pluralità.
I NUMERI DI KALEIDOSKOPE. È un’edizione dai grandi numeri questa del 2013: 37 i film in visione nelle tre sale cinematografiche cittadine; 23 quelli in concorso, 16 le prime nazionali, per un totale di 52 proiezioni che vedono rappresentati 20 Paesi africani. Una Giuria ufficiale decreterà i premi per le tre Sezioni in concorso: Panoramafrica (miglior lungometraggio), Africa Short (miglior cortometraggio) e Africa Doc (miglior documentario).
A questi, come è consuetudine di ogni edizione, si aggiunge il Premio del pubblico.
4 le Giurie speciali: Cartello “Nella mia città nessuno è straniero” in collaborazione con il CSV di Verona per la sezione Viaggiatori&Migranti (per la quale concorrono nove film); Associazione Studenti africani di Verona – ASAV; Giuria Speciale Studenti con il Premio Il Colombre; Giuria composta da un gruppo di detenuti, uomini e donne della Casa circondariale di Montorio (Verona) in collaborazione con l’Associazione La Fraternità, che assegnerà il Premio Cinema al di là del muro. Anche gli studenti delle scuole voteranno per eleggere il miglior film.
PROTAGONISMO FEMMINILE L’immagine scelta per Kaleidoskope è un bellissimo ritratto di donna, fotografato dal sapiente sguardo dell’artista camerunese Angèle Etoundi Essamba, già ospite a Verona con una sua mostra fotografica nel 2007. Un protagonismo, quello femminile, che non si ferma al manifesto del Festival, ma che il pubblico ritroverà in sala grazie alla numerosa presenza femminile dietro la cinepresa. Sono infatti 13 le registe che partecipano a questa 33esima edizione.
LE COLLABORAZIONI Come nelle scorse edizioni continua la rete di collaborazioni del Festival di Cinema Africano di Verona con realtà sempre più numerose, tra queste: ImmaginAfrica (Padova), Balafon film Festival (Bari), Associazione culturale Spaesati (Trieste), Centro Formazione Solidarietà Internazionale (Trento), Centro Studi Donati (Bologna). Il Festival è anche presente al Zanzibar International Film Festival - Ziff, il più grande Festival dell’Africa orientale: cinema, musica e festival delle arti e dei nuovi talenti, insieme da tutto il mondo per il Tamasha (festival) a Zanzibar! Ogni anno il festival mostra alcuni tra i film più affascinanti e all’avanguardia dell’Africa e dei paesi che formano i Dhow Countries, come India e i Paesi arabi che si affacciano sull’oceano Indiano. Il Festival di Verona è presente allo Ziff con una giuria portando quindi il nome di Verona e del suo Festival di Cinema Africano nel mondo.
Novità 2013 è la partnership, per la Sezione Viaggiatori&Migranti, con LampedusaInFestival. un concorso per filmmakers, il cui scopo è diffondere un linguaggio nuovo capace di parlare ai giovani, aperto a tutti, italiani e stranieri. Un concorso internazionale per “ideatori di film” sull’incontro con l’Altro. Un evento che riporta l’attenzione sulle vicende che hanno fatto conoscere all’opinione pubblica Lampedusa e Linosa, come comunità capaci di dare un forte segnale di umanità in un mondo sempre più votato all’omologazione.
GLI EVENTI Numerosi anche quest’anno gli eventi che accompagnano le giornate delle proiezioni in concorso al Festival: mostre, dibattiti, incontri con autore, retrospettive e feste!
Il primo appuntamento fuori dalle sale cinematografiche della XXXIII edizione del Festival è la mostra d’arte contemporanea GRAFFITI DEL TEMPO, in esposizione fino al 12 gennaio 2014 nello Spazio Culturale della Fondazione San Zeno (via Mazzini 2, Verona - secondo piano sopra il negozio Tezenis). La mostra verrà inaugurata sabato 16 novembre alle ore 18, in presenza dell’autore Rachid Benhadj e della critica cinematografia Annamaria Gallone.
Il Festival si sposta alla libreria Feltrinelli di via Quattro Spade domenica 17 novembre alle ore 11.30, per l’incontro con l’autore del libro L’Africa in Italia. Per una controstoria postcoloniale del cinema italiano, Leonardo De Franceschi presentato da Mario Guidorizzi. Ospiti i registi africani Rachid Benhadj e Dagmawi Yimer. Nel pomeriggio l’appuntamento sarà allo Spazio Culturale della Fondazione San Zeno alle ore 17, dove comincerà il primo dei tre incontri cinematografici Retrospettiva. Il cinema di Rachid Benhadj con il film L’albero dei destini sospesi (lunedì e martedì, sempre alle ore 17 Mirka e Il pane nudo con la presenza del regista).
Continua la Ricerca Africamix: contaminazioni culturali e imprenditoriali a cura di Emanuela Gamberoni e Maria Gabriella Landuzzi dell’Università di Verona. I risultati del secondo anno di lavoro, verranno presentati al Teatro Camploy, martedì 19 novembre ore 20.45.
Il 20 novembre sarà la volta di una serata dedicata al Sudafrica e in particolare a Nelson Mandela: WELCOME SOUTH AFRICA Nelson Mandela: from prisoner to president, una conversazione con il Console generale del Sudafrica Saul Kgomotso Molobi e i direttori delle riviste comboniane Nigrizia e Combonifem, Efrem Tresoldi ed Elisa Kidané. Seguirà la proiezione del film vincitore del Premio Verona al Zanzibar Internationali Film Festival, Gangster project di Teboho Edkins con la partecipazione straordinaria del regista.
Dal 21 al 24 si terranno quattro giornate di workshop intensivo Dal dire al fare, dal vedere al raccontare (teoria e pratica su come si gira un documentario), con il regista Teboho Edkins, realizzato da Diplomart per recuperare i valori tradizionali del fare artigianale e delle arti attraverso nuovi modelli di collaborazione e di sviluppo collettivo.
A parlare di Europa tra detenzione amministrativa e carcere, il 21 novembre, al teatro Camploy, dopo la proiezione del film Vol spécial di Fernand Melgar, saranno il regista Dagmawi Yimer e l’avvocata Alessandra Ballerini; modera Fortuna Ekutsu Mambulu.
Il pomeriggio del 23 novembre sarà dedicato alla consegna dei diplomi e alla premiazione del miglior progetto dell’African Summer School 2013: sala Arazzi alle 17.30.
Non mancheranno, come ogni anno, gli Afroparty, serate di musica africana con Dj Alix Ndembi, e la festa conclusiva Bye Bye Festival con il DJ SET a Interzona sabato 23 novembre dopo la cerimonia di premiazione dei film vincitori delle diverse categorie.
GLI OSPITI Tanti gli ospiti che parteciperanno all’edizione 2013: Alessandra Ballerini, avvocato; Rachid Benhadj pittore e regista algerino autore della mostra Graffiti del tempo; Teboho Edkins, regista Gangster project vincitore del Premio Verona a Zanzibar 2013; Leonardo De Franceschi, docente universitario e autore del libro L’Africa in Italia. Per una contro storia postcoloniale del cinema italiano; Saul Kgomotso Molobi, Console generale del Sudafrica; Peter Ewanfoh Obehi, regista del film The journey - Africani a Verona; Jean-Léonard Touadi primo parlamentare italiano di origini africane, scrittore e giornalista; i registi Dagmawi Yimer e Eléonore Yaméogo; i critici cinematografici Annamaria Gallone (Italia) e Justin Ouoro (Burkina Faso).
LA CAMPAGNA ANTIRAZZISMO L’edizione 2013 del Festival di Cinema Africano di Verona si fa promotrice dell’iniziativa antirazzista dell’azienda vinicola trevigiana ASTORIA Vini, protagonista di un’importante Campagna sociale apparsa in questi mesi su diversi quotidiani e settimanali nazionali. L’immagine della Campagna, in cui vengono mostrate sei bocche colorate appartenenti a persone di diverse origini, pronte a parlare tra loro, utilizza un claim efficace e diretto: «Apriamo la bocca per dire cose intelligenti. Stop al razzismo».
FESTIVAL A SCUOLA Come ogni anno il Festival di Cinema africano di Verona, tramite ProgettoMondo Mlal coinvolge il mondo della scuola con le proiezioni nelle aule magne e nei cinema. Quest’anno sono 12 i film in visione tra il Cinema teatro Stimate e il Teatro Camploy, proposti a oltre 2mila studenti coinvolti.
FESTIVAL IN PROVINCIA Raddoppia il numero dei comuni coinvolti in Festival in Provincia, l’iniziativa che vuole promuovere il cinema africano oltre la città scaligera, permettendo all’hinterland veronese di assistere a una programmazione di pellicole selezionate tra quelle in concorso e altre ancora offerte sia al mondo della scuola che alla cittadinanza. I comuni coinvolti salgono a dodici: Bussolengo, Cerea, Lazise, San Bonifacio, San Giovanni Lupatoto, Sommacampagna, 5 comuni della Valdalpone (Monteforte, Montecchia, San Giovanni Ilarione, Costalunga, Vestenanova) e Villafranca. Una contaminazione culturale che si diffonde ogni anno, resa possibile grazie alle istituzioni locali, alle parrocchie e gruppi missionari e alle organizzazioni no-profit che si sono spese per diffondere la filmografia africana nell’intento di agevolare l’incontro tra culture.

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