giovedì 29 agosto 2013

Dalla UE 281 milioni di euro allo sviluppo della Bolivia

La UE destina per i prossimi 7 anni 281 milioni di euro ai progetti di sviluppo in Bolivia.
La notizia è stata ufficializzata dalla recente visita in Bolivia del Commissario europeo allo Sviluppo, Andris Piebalgs, nel corso di un incontro con i ministri del governo di Evo Morales. 


Per la prima volta da quando é insediata in questo Paese, la delegazione dell’Unione Europea in Bolivia ha ricevuto la visita dell’incaricato della Commissione Europea a livello mondiale per lo Sviluppo, il Commissario Andris Piebalgs, lettone.
La visita aveva lo scopo di stabilire le aree di intervento in cui la Ue intende investire i fondi per il periodo 2014-2020, con un incremento, in termini di quantità, del 17% rispetto al periodo 2007-2013.
I fondi verranno destinati a Progetti mirati alla realizzazione di infrastrutture per il miglioramento delle reti idriche e fognarie, o in appoggio al sistema giudiziario, nonché per la lotta contro il narcotraffico, grazie alla promozione di nuove opportunitá economiche agricole utili a frenare la coltivazione delle piante di coca.
A proposito di questa importante visita, nell’ambito della realtiva conferenza stampa, la ministra alla Pianificazione, Viviana Caro, ha sottolineato come Bolivia e Paraguay siano i due Paesi che nel periodo 2014-2020 riceveranno in America Latina i maggiori finanziamenti della Comunitá europea.
L’attenzione del Commissario Andris Piebalgs si é concentrata nela visita del Tropico di Cochabamba, area in cui la UE ha già contribuito con milioni di euro alla lotta contro il narcotraffico e alla promozione di progetti alternativi alla coca, visitando principalmente progetti di sviluppo produttivo fiananziati con fondi bilaterali (Bolivia-Unione Europea).
Quindi il Commissario lettone ha visitato il dipartimento di Oruro dove la UE promuove progetti con fondi programmati con i Ministeri di Ambiente e Acqua e delle Miniere (sull’ordine di 23.000 milioni di euro) per migliorare l’erogazione dell’acqua nella cittá di Oruro che, negli scorsi anni, é cresciuta a dismisura e disordinatamente. Il Commissario ha poi visitato nelle vicinanze due storici centri minerari, Poopo e Huanuni, area in cui la questione ambientale legata ai rifiuti derivati dalle scariche del lavaggio del minerale ha raggiunto livelli disastrosi.
L’occasione per incontrare anche la popolazione locale –in questo caso la piccola comunitá Jukumari (“orso” in aymara)- gli è stata offerta da ProgettoMondo Mlal che nel dipartimento di Oruro, grazie al progetto “Vida Campesina”, ha promosso e sostenuto la crescita e organizzazione del turismo comunitario attraverso la costruzione di una nuova cucina attrezzata, l’arredo con tavoli e sedie della sala pranzo, nonché con la dotazione del servizio di ceramica e l’organizzazione di corsi di gestione e gastronomia eper migliorare l’itinerario turistico.
Propio questo luogo, un po’ diverso dagli altri per la scelta della stessa comunitá di investire a spese proprie un nuovo modello di sviluppo puntanto sulla riforestazione, la delegazione boliviana della Ue aveva scelto di fare incontrare il Commissario con la popolazione e di proporre un apthapi (“buffet” in aymara) per la degustazione dei prodotti ottenuti grazie ai progetti finanziati dalla UE.
E così sono stati serviti per circa 200 persone piatti di quinua di tre colori (bianca-rossa e nera), la carne di lama (carne con 0% di colesterolo) cucinata secondo diverse ricette: costine alla brace, bocconcini di filetto di lama, charque (carne essicata al sole), salumi crudi e gligliati, con patate di tre colori (bianche, rosse e nere), e infine un dessert a base di quinua nera. Il tutto annaffiato dal vino Chaskañavi (“la donna dalle lunghe ciglia”) prodotto a Cotagaita dalla cantina sostenuta da ProgettoMondo Mlal, sin dal 2006.
Nel suo discorso di accoglienza al Comissario, l’incaricato del progetto ambientale della comunitá Jukumari, ha raccontato che la riforestazione dell’area è costata loro ben 15 anni di lavoro perché, gli altri membri della comunitá non abituati a questo tipo di attivitá a 3.900 metri, l’hanno ostacolata con tutti i mezzi. I promotori di questa attività, infatti, si vedevano ogni mattina sradicate le piante che avevano piantato con tanta cura il giorno prima. Ma –come è stato raccontato- non si sono arresi, e piano piano sono riusciti a fare della loro comunitá una nicchia di piante di tutte le provenienze e qualitá. Inoltre hanno costruito delle serre dove coltivano cactus, fiori e piante di tutto il mondo, un vero prodigio di resistenza e bellezza, per questa sperduta comunitá di Jukumari meta privilegiata di turisti e studenti universitari che vengono per periodi di stage a studiare da vicino come si puó riforestare anche a quasi 4.000 metri e fare di questa attivitá un’alternativa economica che contrasta l’estrazione mineraria che assedia Jukumari (la comunità si trova infatti incastonata tra le miniere di Poopo e Huanuni). Una piccola oasi di sogni realizzati.
Per preparare questa visita, così importante per il futuro della cooperazione della UE in Bolivia, Progettomondo Mondo Mlal ha collaborato con i vari progetti attivi nel Dipartimento (quelli della FAO che svolge un DIPECHO, Procosi che lavorava nella trasformazione della carne di lama, con Empleomin e La Cuenca del lago Poopo -progetti dei Ministeri che affrontano il problema dell’erogazione dell’acqua e della questione legata alle miniere). Obiettivo comune, infatti, è potere partecipare in prima persona alla definizione e applicazione delle politiche europee dei prossimi 7 anni.
Ad Jukumari, insieme al Commissario, erano presenti la presidente esecutiva della UE per l’America Latina e Caribe, Yolita Butkeviciene, l’ambasciatore UE per la Bolivia, i rappresentanti dei ministeri di Medio Ambiente e Acqua e delle Miniere, il Governatore di Oruro, il sindaco di Poopo, e altri rappresentanti della delegazione Ue in Bolivia: 15 macchine diplomatiche che hanno, in un certo senso, portato un po’ di sconquasso alla tranquillitá degli abitanti di questa piccola comunitá che ha poi sentitamente ringraziato Progettomondo Mlal per essersi trovata agli onori della cronaca per due ore.

Anna Alliod,
ProgettoMondo Mlal Bolivia, Cochabamba

Nessun commento:

Posta un commento