martedì 6 agosto 2013

Aboliamo il reato di clandestinità. Focsiv aderisce alla campagna di Famiglia Cristiana

Focsiv e i suoi Soci, che lavorano quotidianamente per il rispetto dei diritti di tutti e della dignità umana, aderiscono alla campagna lanciata da Famiglia Cristiana per chiedere l’abolizione del reato di clandestinità.

Roma, 5 agosto 2013. Il reato di clandestinità non serve a contenere l’immigrazione illegale ed è contrario al diritto di asilo per tutte le persone che fuggono da guerre e persecuzioni: è quanto denuncia la campagna promossa dal settimanale cattolico più popolare d’Italia.
Il reato di clandestinità, inoltre, ha aggravato la situazione delle carceri e creato una pesante stigmatizzazione dei migranti associandoli a criminali, quando invece sono innanzitutto persone umane alla ricerca di benessere per sé e la propria famiglia, che peraltro contribuiscono alla ricchezza del nostro paese, anche in questo periodo di crisi.
Il presidente della FOCSIV Gianfranco CATTAI invita tutti a firmare la petizione e aggiunge che “è arrivato il momento di dare un giro di vita a tutta la politica sull’immigrazione a cominciare dalla riforma della legge Bossi-Fini che, assieme al reato di clandestinità, ha solo aggravato la situazione degli immigrati, del mercato del lavoro italiano, così come della sicurezza e della giustizia, stimolando le peggiori pulsioni razziste. E allontanando così l’Italia dal novero dei paesi più lungimiranti e attenti ai diritti umani”.
“Papa Francesco a Lampedusa ha richiamato l’attenzione del mondo su questa problematica e ha chiesto un sussulto di senso di responsabilità contro l’indifferenza. – conclude CATTAI - É tempo che tutta la società civile attenta alla dignità dell’uomo faccia sentire sempre più forte la sua voce.”

La petizione si può firmare al seguente indirizzo: www.famigliacristiana.it/speciali/aboliamo-il-reato-di-clandestinita/default.aspx

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