giovedì 25 luglio 2013

A possible world

I ragazzi di 4 Paesi d’Europa si mettono in gioco per un nuovo Mondo possibile. Si fanno cioè essi stessi protagonisti e provano a rispondere con le proprie testimonianze ed esperienze alla sfida posta dal Settimo Obiettivo del Millennio: la sostenibilità del pianeta è alla nostra portata?
Per avere una risposta –seppure parziale- alla domanda del secolo bisognerà naturalmente attendere la fine del Progetto “A Possible world”, promosso da ProgettoMondo Mlal (Italia) insieme alle Ong Kate (Germania), Czart (Polonia), Breza (Croazia), in partenariato con l’associazione africana AN KA HERE SO (Burkina Faso), e grazie all’appoggio e finanziamento dell’Unione Europea. Ma nel frattempo c’è moltissimo da lavorare.
La prima condizione sine qua non per la riuscita del progetto è infatti che alla sfida aderiscano e scelgano di partecipare molti altri ragazzi (dai 15 ai 24 anni). Le modalità sono tante e a misura di ciascuno: si può semplicemente partecipare al dibattito su Facebook (A possible world – Italy) con idee, consigli e materiali di approfondimento e postandoli a propria volta ad amici e conoscenti; ma si può anche diventare protagonisti del progetto e, in prima persona, contribuire alla denuncia, discussione e anche alla progettazione di nuove proposte; si può intervenire nei tanti eventi pubblici in programma in altrettante piazze d’Europa misurandosi con provocazioni e approfondimenti proposti dalla apposite installazioni multimediali ideate dal Progetto e da giovani di Haiti e Burkina Faso; si può e si deve registrare la propria voce perché risuoni alta e chiara in molte altre piazze di ragazzi dichiarando un proprio impegno concreto; si può crescere grazie alle esperienze di volontario cittadino co-progettate da ragazzi ed educatori per una città sostenibile e amica dell’ambiente, e si possono coinvolgere i propri amici nella pianificazione di iniziative civiche (flash mobs, piccoli eventi..) per diventare attivisti per il 7° Obiettivo del Millennio!
Si può infine fare parte del gruppo di 12 ragazzi che andranno a conoscere la realtà del Burkina Faso e saranno ponte ideale tra Europa e continente africano in nome di un Possible World per tutti.
Pionieri del primo evento europeo di A Possible world sono stati, nelle settimane scorse, i ragazzi tedeschi di Stoccarda che partecipando all’annuale Festa della Cultura, hanno testato le proposte multimediali e affidato le loro opinioni ora pubblicate sul web. Il prossimo appuntamento è già per il 2 agosto di nuovo a Stoccarda e successivamente in Croazia e in Polonia.
In Italia sono previsti eventi a Verona (in settembre Al Vrban Festival e alla Notte Bianca di Villafranca, in ottobre al Palazzetto dello Sport e in novembre in Fiera alla manifestazione Job&Orienta).
Sfondo e strumento del progetto è l’omonimo video pubblicato su youtube in 5 lingue che con immagini spettacolari, condensate nello spot qui sotto, racconta i tanti habitat del nostro pianeta. Riscoprendo in un’unica veloce carrellata i deserti, le pianure incontaminate, le cime immacolate, le campagne rigogliose, i mari, i laghi e i fiumi, e anche le città, i villaggi, gli animali, le piante e i fiori che ancora rendono unico e sempre diverso il nostro pianeta sarà forse un po’ più difficile, anche per i più giovani, continuare a delegare al mondo degli adulti la custodia del nostro pianeta e, forse, verrà spontaneamente più facile provare a rispondere alla domanda di partenza con un primo concreto contributo: “Questo è il mio mondo possibile, My Possible world!”.

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