venerdì 28 giugno 2013

In Brasile... il gigante si è svegliato!

I volontari di Casa Encantada, Loris e Maria, ci mandano un aggiornamento e un riepilogo sulle manifestazioni di queste ultime due settimane in Brasile.
“La causa iniziale è stata l'aumento sproporzionato dei biglietti degli autobus, con la manifestazione chiamata "Passe livre"”, ricordano. “Per una popolazione in cui l' 80% di lavoratori e studenti utilizza i mezzi pubblici, con un salario minimo di 678 reais (pari a circa 245 euro), pagare un biglietto 3 reais (ossia 1,10 euro a corsa) fa ben capire che si tratta di un tema caldo e sentito di tutta la società”.
La protesta era partita con le solite rivendicazioni studentesche ma i mezzi di comunicazione alternativa, internet e l'attenzione internazionale sul Brasile per la Coppa delle Confederazioni, sono riusciti a unire migliaia di persone in centinaia di città, sommando al problema dei trasporti la protesta per alcuni punti fondamentali della lotta popolare.
Cinque i temi più significativi, individuati dai nostri operatori che da anni vivono in Brasile:
1) la riforma politica con la proposta di un plebiscito per l' abolizione dei finanziamenti privati alle campagna politiche, il doppio turno elettorale sia per i deputati che per gli assessori , le cariche politiche non rinnovabili ect..
2) annullare la petizione , PEC 37, che voleva limitare, se non togliere, il diritto di investigazione al Ministero Pubblico, togliendo alla società un organo di forma indipendente che indagava su denunce relazionate soprattutto alla polizia e a organi governativi specialmente per quanto riguarda crimini amministrativi.
3) Trasformare la corruzione in crimine "hediondo" con maggior rigore per gli accusati, che attualmente, tra tanti cavilli legislativi, riescono a non scontare la pena.
4)Abbassare se non eliminare in alcuni casi la tariffa di trasporto, monitorando con audit severi le imprese di trasporti privati che hanno il monopolio delle linee urbane.
5) Destinare il 75% delle royalties del petrolio all'educazione e il 25% alla salute.
Questi i punti più caldi della discussione che ha visto deputati e senatori lavorare ininterrottamente e approvare proposte di legge che da anni venivano insabbiate.

Concludono Loris e Maria: "Il Congresso Nazionale ieri si è svegliato con 594 palloni da calcio ben allineati davanti al patio, che sono stati lanciati contro l'edificio del Congresso stesso a significare che adesso i 594 senatori e deputati devono fare la loro parte al gioco di riforma e cambiamento.
Le manifestazioni continuano ancora oggi e sarà così per molti giorni ancora, isolando i casi di vandalismo ed esaltando piuttosto il senso di unità, rivendicazione e pace del popolo brasiliano.
Con spirito democratico la presidente Dilma ha accolto i leader del movimento popolare, catalizzando il lavoro del Governo perchè siano accolte le richieste che dalla base spingono al cambiamento.
Leggiamo e ascoltiamo con voracità questo momento inaspettato e così proficuo. Abbiamo visto negli anni la società brasiliana molto tiepida nel rivendicare i propri diritti, sempre coesa per lo sport e per la festa ma poco incisiva nella vita politica.
Anche gli accaniti vicini argentini, molto più avvezzi alla politica, sono meravigliati della svolta degli eventi. Crediamo che tanto sia dovuto a una crescita lenta ma costante della democrazia (grazie a Dilma e al PT, malgrado le grandi accuse e contraddizioni!) che matura la coscienza politica della gente. Tanti sono gli aspetti da discutere e considerare nelle varie proposte di legge e non mancano i controsensi e i lati scuri, ma il processo di riforma è avviato, seguiamo con trepidazione lo svolgersi degli eventi ...il gigante si è svegliato!"

Giavarini, un boliviano "de oro"


"...perche Riccardo è una persona sensibile al tema dei detenuti, Riccardo é ..."un boliviano de oro"!!!
Sono queste le parole - uscite dalle bocche dei detenuti di Chonchocoro - che si è sentito urlare giovedì scorso in coro il nostro storico volontario Riccardo Giavarini.
Originario di Bergamo, ma da 35 in Bolivia con ProgettoMondo Mlal, Riccardo - con sua totale sorpresa -  è infatti appena stato nominato boliviano "de oro" dalla tv locale Unitel. A chiamare gli operatori del noto canale andino sono stati i detenuti del carcere di Chonchocoro che Riccardo visita una volta alla settimana.
Ci racconta direttamente il nostro storico volontario:
"Come tutti i giovedí sono andato a Chonchocoro per visitare e appoggiare i prigionieri e giovedí scorso a sorpresa mi sono travato le telecamere davanti. Mi hanno intervistato per offrirmi l'opportunità di parlare dell'importanza di dare solidarietà a chi oggi non è ascoltato. Ho parlato dell'impegno di ProgettoMondo Mlal per i detenuti boliviani, ricordando tutti i protagonisti di questo sforzo, fra cui anche la Diocesi e il tavolo di Giustizia penale giovanile. Poi sono stati intervistati i prigionieri stessi".
Sono stati proprio quest'ultimi, i reclusi di Chonchocoro, a contattare il canale Unitel, e a sorprendere Giavarini.
Ogni settimanta, infatti, l'emittente boliviana dà voce a chi si distingue per il suo impegno sociale e agisce nella solidarietà, per inserirne la testimonianza nel programma "El Boliviano de oro".
El boliviano de oro è una persona che spicca per sensibilità sociale e impegno a favore di chi vive in condizioni di sofferenza o disagio, attento a occuparsi di problematiche solitamente lasciate in disparte.

Nel 2011 Giavarini aveva ricevuto un importante riconoscimento in Italia, ricevendo il premio “Volontario dell’anno Focsiv – Volontari nel mondo”.

In Bolivia tra cucina attenta e calda accoglienza

Il progetto “Bienvenidos!” realizzato in collaborazione con la rete di Turismo Solidale comunitario Tusoco, in Bolivia, ingloba 14 comuni di 6 regioni-La Paz-Oruro-Potosi-Cochabamba-Beni- Sta Cruz.
In tutto sono 18 i Centri di sviluppo turistico coinvolti, situati sull’altopiano e in parte vicino alla cordigliera reale, nelle valli e altri nella foresta amazzonica, riuscendo così a soddisfare le clientele piú esigenti, in ricerca di luoghi sconosciuti.
Alcune delle attivitá previste hanno consistito in azioni di lobbying con i Comuni di appartenenza, affinché questi acquisissero migliori e maggiori capacità per formulare Piani di sviluppo economico locale legati ad attività turistiche con la partecipazione attiva della comunitá.
Si è inoltre lavorato per rafforzare la capacità associativa della rete Tusoco nel migliorare l'offerta commerciale a livello nazionale ed europeo, riuscendo a vendere pacchetti e itinerari ad agenzie inglesi, francesi, olandesi, nonché italiane.
Ció nonostante, coloro che hanno ricevuto importanti appoggi da parte del Progetto sono stati senza dubbio i 18 Centri turistici, i quali, attraverso la partecipazione a concorsi, hanno potuto accedere a fondi destinati a migliorare o abbellire le loro infrastrutture, a costruirne di nuove, a dotarle di maggior confort con attrezzature adatte alle richieste dei turisti e a disegnare itinerari piú accattivanti.
Per raggiungere questi obiettivi, i soci dei Centri hanno ricevuto corsi di formazione su varie tematiche e che rispondevano a competenze personali. L’arte culinaria é stata la piú richiesta e la formazione si é avvalsa dell’esperienza di cuochi riconosciuti che si sono sperimentati nella creazione di nuove ricette avvalendosi di prodotti presenti nella zona e sbizzarendosi in preparazioni esotiche, molto apprezzate dai turisti.
Le cuoche hanno quindi potuto variare le proposte dei menu, soprattutto quelli legati alle colazioni dove, con pochi ma ricchi ingredienti, propongono té di erbe o foglie medicinali della zona, integrati con crepes, quiches, omelettes, pancake o focacce, oltre che con pani integrali preparati la sera precedente in forni rustici.
Per migliorare la comunicazione alcune guide hanno frequentato corsi di lingua francese e inglese e l’area amministrativa si é cimentata in corsi di aggiornamento per vendere pacchetti on-line e perfezionare l’approccio con i piú recenti programmi informatici.
Anche gli itinerari turistici hanno subito variazioni grazie all’apporto delle varie guide che hanno disegnato nuovi percorsi per rispondere alle richieste dei turisti che vogliono scoprire e condividere luoghi celati nelle storie delle comunitá, irragiungibili dal turismo di massa.
I risultati del Progetto e le proposte turistiche sono state riconosciute anche in un importante documento, lanciato nell’albergo turistico di Tomarapi (centro turistico che ha fatto parte del Progetto) ai piedi dell’imponente Sajama (la montagna piú alta di Bolivia-6540 msm), nell’omonimo Parco naturale. L’evento prevedeva l’inaugurazione di un programma bilaterale, stipulato tra governo boliviano e Unione Europea, che destina per l’arco di 4 anni 18 milioni di euro per la salvaguardia dei parchi e le aree protette della Bolivia (22 in tutto).

Anna Alliod
ProgettoMondo Mlal Bolivia

Tanto Brasile nelle scuole italiane

Per il terzo anno consecutivo abbiamo avuto la fortuna di ospitare in Italia Loris Campoana e Nomio, Ubirajara Paranho do Nasimento, i due responsabili del progetto Casa Encantada che noi abbiamo chiamato - con poca fantasia! - "Brasile".
La nostra scuola è composta da 9 classi per 160 alunni. Tutte le classi, dalla prima alla quinta, hanno lavorato/giocato- per due ore ciascuna- con la capoeira, le canzoni e le percussioni, in un crescendo di entusiasmo che è poi culminato con la festa finale a cui hanno partecipato anche i genitori dei bambini che, oltre a vedere in pratica cosa i loro figli hanno fatto nei laboratori, hanno potuto provare a loro volta il piacere del ritmo, sotto l'occhio attento dei loro bambini che gli facevano da maestri!
E' stato bellissimo vedere "cosa" suonavano gli alunni: tamburi portati dal Brasile, sedie in alluminio, il bidone della differenziata che, avendo le ruote, è stato portato in sfilata in giro per la palestra! Abbiamo deciso di riproporre il Progetto anche per il prossimo anno scolastico. Lo finanzieremo, come quest'anno, con il mercatino dei lavoretti di Natale a cui partecipano anche i genitori con oggetti di artigianato, piantine grasse, etc., e sarà, ancora una volta, una solidarietà che corre su binario doppio, da noi al Brasile e dal Brasile a noi, in uno scambio che ci arricchisce e ci fa sentire più vicini.
E il mio sogno personale resta quello di poter tornare a Salvador, a Casa Encantada, dove 4 anni fa ho conosciuto Maria, Loris e Nomio e dove è nato il seme del progetto che oggi apprezziamo tanto!

Elena Lombardi,
Puegnago di Brescia
 

Nella periferia di Salvador de Bahia, bambini e adolescenti vivono in strada,  scarseggiano strutture igienico-sanitarie di base, la violenza detta legge, la disoccupazione raggiunge livelli elevati e la scuola è carente.
Qui l'equipe di Casa Encantada (programma di interscambio culturale e sociale di ProgettoMondo Mlal) sostiene, tra le altre, anche le attività del gruppo "Axè Lata" che significa "energia positiva con le latte" per coinvolgere bambini e adolescenti di periferia nel riciclare bidoni di latta per farne tamburi e percussioni.
Il video Swing do Cor è stato girato a Salvador de Bahia durante la festa del Bonfim a metà gennaio del 2013.

Il buon turismo di Casa Encantada

Sempre più spesso riceviamo richieste di persone, giovani e non, che si mettono a disposizione per brevi periodi di volontariato nei nostri progetti nel Sud del mondo.
Se molte di queste persone sono animate da un sincero desiderio di mettersi in gioco, e dunque fare un’esperienza di sincero volontariato, per altri, sempre più spesso, prevale invece una sorta di necessità di rabbonire in modo facile e divertente la propria coscienza indossando un’etichetta di eticità bene in vista. È un fenomeno in grande crescita, già ribattezzato a livello internazionale come “volontourism”, che naturalmente comincia a essere sfruttato anche dalla grande industria turistica che fiuta un nuovo possibile business. Dopo i villaggi esotici tutto compreso, la voglia di avventura “fai da te”, è l’ora del viaggio “nella bontà”.
Sembra incredibile, ma vengono proposte crociere cosiddette “solidali” che, durante le escursioni, propongono visite a progetti sociali nelle periferie come ad ad alberghi a cinque stelle, e che offrono, oltre al soggiorno extra-lusso, la possibilità di aiutare a servire il cibo nelle mense per i poveri di New York o nei centri per anziani di Mosca.
Mettersi al servizio degli altri richiede invece preparazione e motivazione solide, altrimenti quello che intenzionalmente si presenta come un aiuto risulta inutile, scorretto e a volte dannoso, ed è sempre più difficile che un turista, per quanto solidale e volonteroso, riesca a trovare il tempo e le risorse per distinguere, arrivare preparato ad affrontare un’esperienza di volontariato lampo.
Ecco quindi che la nostra proposta di turismo responsabile a Casa Encantada si concentra più sulla conoscenza della realtà locale e dell’incontro con le comunità, senza grandi ambizioni di offrire occasioni di volontariato.
Conoscere realtà diverse e a volte lontane, le persone che le vivono da cittadini attivi può essere la molla cha fa riflettere sulla propria interpretazione del ruolo di cittadino globale e della possibilità che da turista responsabile si possa anche diventare volontario per dare il proprio contributo per il cambiamento. Che poi lo si faccia a casa nostra o in giro per il mondo, l’importante è che lo si faccia preparati e con le idee chiare.

Gianni Cappellotto
Turismo Responsabile ProgettoMondo

giovedì 27 giugno 2013

Brasile, un mondo in fermento tutto da scoprire


Dopo settimane di manifestazioni di piazza, per l’aumento dei costi per i servizi pubblici e le spese stratosferiche che, parallelamente, il governo intende affrontare in vista di Mondiali e Olimpiadi, i sindacati brasiliani hanno indetto per l'11 luglio uno sciopero generale in tutto il Paese, denominato "Giornata di lotta".
Lo hanno annunciato al termine di un incontro con la presidente carioca, Dilma Rousseff che, nel tentativo di arginare la protesta ha presentato loro un piano nazionale in 5 punti concordato con governatori e sindaci per migliorare i servizi pubblici. Dilma Rousseff aveva convocato nel palazzo presidenziale di Planalto i leader del Movimento Passe Livre, che nelle ultime due settimane hanno mobilitato attraverso i social network gli indignados brasiliani e stanno coordinando le manifestazioni in tutto il gigante sudamericano.

Il Brasile, nel suo insieme, è in un momento di grande accelerazione e fermento, molti sono i piani di intervento governativi, tanti gli investimenti stranieri e innumerevoli i corsi di formazione e opportunità lavorative. Questo è quello che ogni giorno leggiamo in prima pagina e che la società è invitata a credere.
A fine mese avremo la Coppa delle Confederazioni, a luglio la giornata della Gioventù con il Papa a Rio de Janeiro, poi i Mondiali e le Olimpiadi: una corsa sfrenata perché i nuovi stadi siano conclusi, gli aeroporti ristrutturati, i buchi delle strade rattappati, la criminalità controllata.
Una corsa molto veloce, qui si direbbe a ritmo di “samba”, perché fatta con mezzi molte volte poco ortodossi. La voglia di crederci, di essere protagonisti, di vestire a festa (e di festa ce ne sempre tante!), anche se sotto la giacca la camicia è bucata.
Molte volte è proprio questo aspetto che incanta del Brasile, difficoltà croniche che lo sviluppo del Paese emergente non ha ancora risolto e alle quali la società, a vari livelli, fa fronte sempre con molta speranza e “ginga” (in gergo bahiano, il molleggio dei fianchi dei capoeristi per schivare un colpo dell’avversario) che metaforicamente trasmettere la forza di sapere comunque a uscire dalle difficoltà.
Di salti i brasiliani ne fanno tanti, ingannando la precarietà, molte volte con ironia, guardano in faccia la realtà con un gran sorriso che incanta. Probabilmente non arriveranno ben preparati a tutte queste mete da raggiungere in così poco tempo, ma lo sforzo e la buona volontà non mancano.
Che i turisti si preparino, perché seppure accolti da un taxista che di inglese ha solo imparato a pronunciare “I love you”, anche solo per salutarti..., sicuramente te lo dice con il cuore e saprà farti scoprire ugualmente, con un altro linguaggio, una cultura che ti affascina e non ti lascia più.
Casa Encantada non è ovviamente travolta da questa corsa competitiva, ma al contrario apre le porte a quel turista che, attratto da questo mondo in fermento, ne vuole scoprire gli angoli più autentici.
I grandi cambiamenti massificano e tentano di standardizzare, con pacchetti turistici o cucina internazionale, anche la ricca cultura di Bahia ma le radici afro e le tradizioni di questa terra esaltano paesaggi e sapori inconfondibili e inconformabili.
Il nostro metro di misura per capire se c’è un cambiamento sostanziale di questa società in crescita, è quando torniamo a visitare i nostri contadini Sem Terra. A fine aprile hanno dovuto manifestare per 10 giorni davanti all’INCRA (ente governativo per la riforma agraria) per poter ottenere fondi per macchinari, sementi e accompagnamento tecnico. Sotto una pioggia torrenziale hanno resistito uomini donne e bambini in accampamenti improvvisati. Abbiamo distribuito alimenti, indumenti e abbiamo offerto materassi, ma i manifestanti hanno preferito ricoprire gli improvvisati accampamenti già zuppi d’acqua con buste di plastica per risparmiare risorse, perché le rivendicazioni non debbano rimanere scritte solo sulla carta.
Oppure visitiamo il progetto Casa do Sol che, all’inizio di giugno (a 6 mesi dall’inizio dell’anno scolastico) non ha ancora i finanziamenti della Petrobras per pagare le attività.
Qui non è arrivata la crisi internazionale, la crisi c’è sempre stata, ci siamo abituati, la precarietà fa parte del quotidiano, per questo molte volte i poveri affrontano le difficoltà con meno pessimismo. Il domani porta con sé sempre un cambiamento, alle volte positivo.
Facciamo il tifo per la presidentessa Dilma perchè, malgrado le molte contraddizioni, riesca a tener fede alla scelta di ripassare tutte le royalty del petrolio nazionale al fondo per l’educazione e alla ricerca. Se dovesse passare il veto, il Brasile sarà la trasformazione e segnerà la storia di un popolo sofferto che ha saputo credere e riscattarsi da secoli di sfruttamento!
Incoraggiamo i Sem Terra a resistere, la Casa do Sol a rivendicare e a continuare un cammino di lotta e coscienza politico-popolare. In ormai quindi anni di presenza in Brasile abbiamo visto tanti cambiamenti e il più delle volte inaspettati.
Dove c’è clientelismo e corruzione, un atto di giustizia fa molto clamore e marca un nuovo cammino. Abbiamo misurato la resistenza e vissuto la solidarietà, abbiamo sognato e cantato con loro una canzone piena di significato..” muoviamoci, andiamo via. Aspettare non ci fa capire, aspettare non ci fa vede compiersi il domani ...”

Maria Revelin
Progetto Casa Encantada

martedì 25 giugno 2013

Un viaggio a Salvador De Bahia immersi in Casa Encantada

Siamo approdati a Casa Encantada a maggio, dopo aver visitato Rio De Janeiro, Foz do Iguaçu, San Paolo, già carichi di emozioni ed entusiasti di proseguire il nostro viaggio alla scoperta di una parte, seppur piccola, di questo fantastico Paese.
Ad accoglierci all'aeroporto di Salvador c'era Loris (volontario di ProgettoMondo Mlal e responsabile di Casa Encantada, ndr). Il suo sorriso rassicurante di fronte alle nostre facce stanche ci ha fatto sentire già a casa.
Casa Encantada è uno spazio in cui si respira cultura, armonia, amore, generosità, musica, letteratura, un'atmosfera familiare e di condivisione senza tempo... la grande forza e delicatezza di Maria e Loris e delle loro bimbe ci resterà sempre nel cuore.
Tutto della Bahia ti resta dentro... negli occhi, nel cuore, nello stomaco. Si tratta di qualcosa di molto simile al cosiddetto "mal d'Africa".... e come potrebbe essere altrimenti!
Scegliere di vivere un'esperienza di viaggio solidale è semplicemente quanto di più emotivamente gratificante si possa fare.. scegliere di viaggiare responsabilmente nella Bahia significa regalarsi la possibilità di immergersi nelle suggestioni, negli odori, nei sapori e nei sorrisi che questa terra generosamente offre.
Ogni momento della nostra permanenza in Bahia è stato uno stimolo mentale e fisico.. il sapore unico di acarajè e tapioca, l'afro jazz al JAM no MAM, i colori, i tamburi e le suggestioni del Pelourinho, l'umiltà, la giustizia e la lotta dei Contadini SEM terra, la strabiliante bellezza della Chapada Diamantina, i sorrisi, l'impegno e l'assoluta necessità di rispondere al bisogno di offrire un'alternativa di vita e di crescita alla popolazione locale attraverso il progetto Casa do Sol.
Maria Angelucci e Daniele Passeri

lunedì 24 giugno 2013

In Bolivia, il turismo che promuove l'interculturalità


Uno dei risultati più importanti del progetto Bienvenidos, e principio base del Turismo Comunitario è l’interculturalità, rappresentata dall’incontro tra le comunità indigene boliviane e i turisti. In questo caso, il turismo, si fa carico di promuovere in maniera sostenibile l’incontro tra realtà e culture diverse.
L’incontro della diversità rappresenta diversi stati d’animo, come l’emozione, la curiosità, la timidezza, l’insicurezza. Queste emozioni si possono osservare, mensilmente, all’arrivo del camion turistico del tour operator “Dragoman” nella Comunità di Livichuco, nel territorio di Qaqa Chaca parte del municipio di Challapata (dipartimento di Oruro).
Infatti, qui, l’associazione APSU (Artesania Para Seguir Unidos) gestisce l’attività turistica della comunità, ed è riuscita a conquistare questo tour operator che offre questa esperienza ai propri turisti, principalmente di origine anglosassone, interessati a conoscere direttamente la vita rurale andina e a condividere con i suoi abitanti parte del loro viaggio. È qui che si vedono gli occhi increduli dei bambini, quando nella piccola comunità entra il grande camion di turisti, o lo sguardo affascinato dei turisti davanti allo spettacolare paesaggio e alla semplicità di persone lontane che li accolgono con il calore di casa.
Si possono allora vedere turisti bianchi e biondi cimentarsi in partite di calcio in altura, solo per poter condividere momenti di gioco con i bambini del luogo, e che alla partenza li saluteranno con la manina alzata senza più l’incredulità dell’arrivo.
I turisti qui, oltre a visitare la comunità, a conoscere i loro usi e costumi come l’arte tessile, l’uso della honda (fionda), le cerimonie di offerta alla Pachamama, l’antico cammino Inca e la cucina tipica, possono entrare direttamente in contatto con gli abitanti e scambiare con loro i diversi aspetti culturali e artistici.
Ne è stato un esempio l’ultima visita del gruppo, quando i turisti hanno cominciato a ballare e suonare la musica tipica di Qaqa Chaca e gli artisti della comunità a provare a suonare il violino di una turista, uno strumento nuovo dal suono sconosciuto alle loro orecchie.
È proprio qui, nella piccola comunità di Livichuco, dove, secondo la leggenda, Simon Bolivar passava a cavallo diretto a Sucre, che possiamo convincerci che lo scambio culturale è il principio base di un turismo alternativo e sostenibile in cui al centro del viaggio non vi sono solo paesaggi ma persone.

Vanni De Michele
ProgettoMondo Mlal Bolivia