mercoledì 29 maggio 2013

2 giugno: Festa della Repubblica che ripudia la Guerra

In occasione della Festa della Repubblica, FOCSIV e i suoi Organismi (tra cui ProgettoMondo Mlal), si uniscono all’appello lanciato dalla CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile), dalla Rete Italiana per il Disarmo – Controllarmi, dal Forum Nazionale per il Servizio Civile, da ICP e dalla Campagna Sbilanciamoci, per un 2 Giugno che sia veramente di tutti gli italiani.
Negli ultimi anni l’attenzione mediatica sul 2 Giugno si è perlopiù concentrata sulla parata militare dei Fori Imperiali, trascurando invece una parte della società civile che ogni giorno e a vario titolo s’impegna per un’Italia migliore: le forze del lavoro, i sindacati, i gruppi delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini con le madri e i padri, le ragazze e i ragazzi del servizio civile. Questa è l’Italia che va celebrata!
A tal fine, il 2 giugno a partire dalle 11 in piazza Mignanelli, nei pressi di piazza di Spagna a Roma avrà luogo l’evento: “Festa della Repubblica che ripudia la Guerra” durante il quale saranno premiati cittadini che con il loro impegno e la loro testimonianza hanno contribuito a creare e consolidare l’Italia migliore.
Successivamente a partire dalle 14.30 l’evento si trasferirà in via Marsala 42, nella parrocchia del Sacro Cuore, con la visita del Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini a una sede di Servizio Civile. Sarà questa l’occasione per valorizzare le storie di tanti giovani che hanno scelto di mettersi al servizio del bene comune, dei nostri territori e delle nostre comunità. Giovani che dal sud al nord del nostro paese, in ambiti diversi d’intervento, testimoniano con vivacità ed entusiasmo una voglia di mettersi in gioco e di rendersi protagonisti per il futuro della nostra Patria.
Per maggiori informazioni sulla giornata è possibile consultare la pagina: http://www.facebook.com/2giugnoNOguerra

Sempre in occasione del 2 giugno, inoltre, la CNESC, di cui la FOCSIV fa parte e di cui Primo di Blasio, Coordinatore Attività Estero FOCSIV è attualmente Presidente, in condivisione con Movimento Nonviolento, il Forum Nazionale per il Servizio Civile e la Rete Disarmo ha predisposto una lettera da inviare al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Qui sotto il testo completo (clicca qui per il pdf):

Egregio Presidente,
nell’avvicinarsi della celebrazione della Festa della Repubblica, il prossimo 2 giugno ci permettiamo di scriverle ancora una volta per sollecitare e valorizzare un’altra forma di celebrazione, che non associ simbolicamente la nostra Repubblica alla sola forza militare.
Noi crediamo che celebrare la Festa della Repubblica sia anche e soprattutto il valorizzare le tante storie di chi ogni giorno si impegna per il bene del nostro paese, lavorando per la coesione sociale, costruendo storie di pace, di giustizia, di solidarietà.
Una scelta che esprime la volontà e le energie che il nostro Paese è in grado di mettere in campo e che prende le mosse dalla nostra Carta Costituzionale, scritta subito dopo il flagello del secondo conflitto mondiale e proprio per questo tesa al ripudio della guerra stessa. La stessa Costituzione ci indica come fondamento della nostra Repubblica sia la forza del lavoro, e non delle armi. Un lavoro che in questa fase di crisi manca a molti nostri concittadini e concittadine e che quindi è ancora più da valorizzare e celebrare. Perché sul lavoro si fonda il nostro vivere comune.
Noi desideriamo che si riportino al centro i valori fondanti della nostra Repubblica, rappresentati da quelle categorie sociali (vere e proprie forze vive dell’Italia) che hanno davvero il pieno diritto di essere celebrate in occasione del 2 giugno: le forze del lavoro, i sindacati, i gruppi delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini con le madri e i padri, le ragazze e i ragazzi del servizio civile.
In particolare questi ultimi sono ai nostri occhi elementi importanti da celebrare, come simbolo di chi quotidianamente permette al nostro Paese di andare avanti favorendo la coesione sociale e il supporto a quei diritti e servizi senza i quali non si può parlare di vera cittadinanza. Senza dimenticare – poi – che il Servizio Civile oggi è l’unico parziale elemento che riesce a concretizzare quella difesa “non armata” della Patria (prevista del nostro ordinamento) che costituisce una strada innovativa e a noi cara di assolvere al dovere previsto dalla nostra Costituzione all’articolo 52 (Lo ha ribadito in più occasioni anche la Corte Costituzionale).
E quindi tutte le realtà del mondo del Servizio Civile, come negli anni passati, vogliono partecipare a questi festeggiamenti, ricordando il valore della Pace, l’impegno per la giustizia, la ricerca del dialogo, la pratica della nonviolenza soprattutto in questo momento di crisi dove le povertà, le disuguaglianze e le ingiustizie sembrano frantumare ed aumentare la disgregazione sociale sia nel nostro paese che nel resto del mondo.
A 40 anni dalla legge 772 è importante non disperdere – soprattutto nell'attuale momento storico – il patrimonio dell'obiezione di coscienza e della nonviolenza riproponendolo in forme rinnovate e ribadire il valore dell'esperienza di servizio civile nazionale come pratica di costruzione della pace, di rispetto della dignità umana, di riconciliazione pacifica, di ricucitura del tessuto sociale ed umano, pratica di cittadinanza.
Vogliamo festeggiare la festa della Repubblica per riaffermare che solo attraverso l’impegno di tanti si può costruire un paese coeso e solidale, dove la pace è declinata nei tanti piccoli gesti di responsabilità, disponibilità, di dialogo, di ricerca delle ragioni dello stare insieme.
Per tutte queste motivazioni a Lei Presidente della Repubblica chiediamo, viste anche le attuali necessità di sobrietà, di festeggiare la nostra Repubblica senza spendere un euro, valorizzando l’impegno quotidiano di giovani ed enti che al di là della retorica e delle manifestazioni pubbliche sanno calarsi dentro le ferite dei nostri territori e delle nostre comunità e costruire storie di speranza, libertà e democrazia.
Da parte nostra ci impegniamo a rendere vivo il 2 giugno su tutti i territori in cui le nostre realtà sono presenti, per celebrare nelle nostre sedi e con le nostre attività l'Italia che “ripudia la guerra”: apriremo le nostre porte nello spirito dell’articolo 11 della nostra Costituzione. Un passaggio importante anche per cambiare i simboli (che sono rilevanti per il vivere comune) legati a questa che non è la Festa delle Forze Armate ma di tutta la Repubblica.
E cercheremo inoltre di valorizzare le storie di tanti giovani che hanno scelto di mettersi al servizio del bene comune, dei nostri territori e delle nostre comunità. Giovani che dal sud al nord del nostro paese, in ambiti diversi d’intervento, testimoniano con vivacità ed entusiasmo una voglia di mettersi in gioco e di rendersi protagonisti che riteniamo preziosa per il presente e il futuro di questa nostra Patria.
Il 2 giugno dunque – e sarebbe importante un Suo Patrocinio a riguardo - le nostre organizzazioni terranno aperte le proprie sedi per incontrare i cittadini mentre i giovani in servizio civile nazionale si recheranno nei Comuni colpiti dal terremoto emiliano del Maggio 2012 ci incontreremo il 2 Giugno per testimoniare il contributo concreto che il Servizio Civile nazionale porta alla coesione sociale e alla difesa del Paese. Infine, diversi di noi si ritroveranno in quella giornata a Roma per festeggiare la Repubblica con le categorie già prima ricordate le forze del lavoro, i sindacati, i gruppi delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini con le madri e i padri…
Ci piacerebbe poterla incontrare, per condividere anzitutto con Lei questo grande abbraccio all’Italia che tutti vogliamo dare.

Rete Italiana per il Disarmo – Controllarmi
Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile – CNESC
Forum Nazionale per il Servizio Civile - FNSC

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