mercoledì 24 aprile 2013

Si sbaglia e si ripara al danno. Seminario sulla giustizia riparativa in Bolivia

Modelli e metodologie di riabilitazione, e reinserimento sociale per giovani e adolescenti privati della libertà. E' di questo che si parlerà nel Seminario internazionale promosso il 24, 25 e 26 aprile a La Paz. Un appuntamento che si basa sull’esperienza maturata in questi anni nei Progetti “Giovani trasgressori” e "Liber’Arte" realizzati da ProgettoMondo Mlal nel primo Centro per minorenni trasgressori “Qalauma”, grazie al sostegno finanziario del nostro Ministero di Giustizia italiano e dell’Unione Europea.
Da anni ProgettoMondo Mlal lavora sul tema della giustizia e dei minori, proponendo Programmi di cooperazione ma anche sostenendo veri e propri modelli innovativi di recupero e reinserimento dei giovani trasgressori. Basta pensare che da poco ha persino inaugurato il primo Centro di rieducazione per minorenni nella storia della Bolivia. Fino a pochi mesi fa, infatti, ragazzi di 12, 15 anni erano mescolati indifferentemente con adulti reclusi per i più svariati delitti nel terribile Penitenziario San Pedro di La Paz, con conseguenze a livello di violenza, traffico e altri tipi di delinquenza, inenarrabili. E che comunque –va da sé- non hanno niente che assomigli a un lavoro di rieducazione mirato alla delicata età dell’adolescenza, né tantomeno a una qualche prospettiva nell’ottica di un auspicato reinserimento socioprofessionale una volta all’esterno del carcere.
Il seminario “Justicia restaurativa avances y perspectiva en Bolivia” vuole dunque contribuire al dibattito sul processo nazionale di riforma del sistema penitenziario e di riforma della normativa in materia di giustizia penale, con particolare attenzione al tema della difesa e promozione dei diritti dei giovani e degli adolescenti in situazione di conflitto con la legge secondo il nuovo orientamento di Giustizia Riparativa. L’evento viene realizzato con il sostegno organizzativo e istituzionale della Mesa Interinstitucional de Justicia Penal Juvenil, costituita da più organizzazioni della società civile, e dalle istituzioni pubbliche interessate al tema, e presieduta dal Ministero di Giustizia.
In particolare vengono approfonditi 2 temi: l’attuale situazione della giustizia in Bolivia e le prospettive della Giustizia Riparativa.
Come spiega uno dei suoi fondatori, Howard Zehr, la Restorative Justice si distingue dal modello moderno di pena, che tende a considerare il reato come 'violazione di una norma' e la pena come 'conseguenza giuridica' che sanziona tale condotta, contrapponendo piuttosto l’idea secondo cui "il crimine è una violazione delle persone e delle relazioni interpersonali, e dunque le violazioni creano obblighi: il principale è "rimediare ai torti commessi'.
In questo senso, il Ministero di Giustizia boliviana ha dimostrato un grande interesse ad approfondire l’ambito della giustizia riparativa e della possibile applicazione di misure alternative alla mera privazione di libertà.
Insieme a UNDOC, per il Ministero è anche l’occasione per presentare i risultati dello studio fatto sulla prima esperienza pilota nell’ambito della Giustizia Riparativa realizzato appunto nel Centro Qalauma, ideato e fortemente voluto proprio da ProgettoMondo Mlal.
Grazie anche alla partecipazione della rappresentante del Ministero di Giustizia Italiano, Cira Stefanelli, e del magistrato della Corte suprema peruviana Jorge Luis Salas, il programma della giornata si presterà a mettere a confronto, e analizzare, esperienze diverse.
Parteciperanno all’evento rappresentanze della delegazione Ue in Bolivia, come Juan Planas, Ministro Consejero,e  della nostra Ong con la vicepresidente Ivana Borsotto, il coordinatore del Progetto Qalauma e Liber’Arte, Roberto Simoncelli, e naturalmente l’equipe ProgettoMondo Mlal Bolivia al completo.

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