martedì 27 novembre 2012

L’Istituto Aleardo Aleardi aderisce al progetto Chievo Peru’


Anche l’Istituto Aleardi di Verona aderisce al progetto Chievo-Perù che nella periferia di Lima, grazie all’impegno dell’Organizzazione di cooperazione internazionale ProgettoMondo Mlal, promuove attraverso lo sport la partecipazione e la crescita dei giovani più vulnerabili e disagiati.
Qui, con i fondi raccolti in Italia, verrà realizzata una piastra sportiva polifunzionale per incentivare opportunità di crescita, educazione, e formazione per ragazzi meno fortunati.
All’iniziativa di solidarietà internazionale hanno aderito anche gli alunni dell’Istituto scolastico veronese, inserendola nel progetto Junior Achievement per il quale i ragazzi dovevano costituire un’azienda per la realizzazione e produzione di oggetti che possano divenire di uso quotidiano, e quindi venduti con la devoluzione degli eventuali introiti al Progetto Chievo Perù.
Il prodotto realizzato dagli studenti è un braccialetto con inserito un badge, ribattezzato “Slide me”, che può sostituire agevolmente e comodamente i vari sistemi di riconoscimento elettronico utilizzati nelle aziende.
Una volta costruito il prodotto, i ragazzi avevano però bisogno di un testimonial di spessore e impegnato nel sociale, e così hanno pensato al ChievoVerona e al suo giocatore peruviano, Paulo Rinaldo Cruzado, già testimonial del Progetto ChievoPerù e già ospite, assieme a Patrizio Binazzi, tavelmaneger del Chievo, dell’incontro “Educare Attraverso lo Sport” svoltosi a scuola, in cui aveva appunto presentato il Progetto in via di realizzazione in Perù.
L’atleta con la sua umiltà, professionalità e simpatia si è prestato al ruolo di testimonial e ambasciatore dei valori dello sport per l’Ong veronese ProgettoMondo Mlal che, da 45 anni fa cooperazione allo sviluppo in America Latina e Africa, incontrando il favore di tutti gli alunni dell’Istituto Aleardi e coinvolgendoli in questo nuovo impegno perché apprezzino ciò di cui disponiamo. Il felice incontro con Cruzado sta anche portando fortuna ai ragazzi Aleardini direttamente impegnati nel progetto-concorso che li ha visti primeggiare nel Veneto e imporsi all’attenzione delle giurie alla fase nazionale.
Ora gli alunni si stanno dando da fare affinché i braccialetti possano essere realizzati su più ampia scala in modo da contribuire più significativamente all’appello lanciato dal centrocampista peruviano e dal ChievoVerona.
Come succede spesso, l’Istituto Aleardi, condotto dalle sorelle Luciana e MariaGrazia Nalin, ha coinvolto i propri ragazzi in una attività culturale e benefica che possa far crescere nella consapevolezza che altri purtroppo soffrono per la mancanza per ciò che per noi è scontato.
Gli insegnanti Roberto Alberti, Roberto Poccetti (nella foto insieme ai ragazzi dell'Aleardi) e Tiziano Manzini hanno seguito gli alunni nella realizzazione del progetto e si stanno impegnando per assicurare una buona raccolta fondi e quindi un aiuto consistente ai piccoli connazionali di Rinaldo.

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