lunedì 26 novembre 2012

Informarsi giocando, un nuovo strumento per i migranti del Perù


A cosa serve il passaporto? Di che documenti ho bisogno se voglio viaggiare all’estero con mio figlio? E se viaggio all’estero, perdo anche i miei diritti? E ancora: di cosa ho bisogno per lavorare fuori dal Perù? Che cos’è un Visto? Queste sono solo alcune delle domande che i funzionari della Defensoria del Pueblo, nel quadro del Progetto Perù Migrante, devono rispondere quotidianamente durante lo svolgimento delle attività di sensibilizzazione e informazione sulla migrazione. Il tutto si svolge tramite banchetti informativi e campagne di sensibilizzazione, detti anche infopoint. Tuttavia, per rendere più efficace la loro azione e coinvolgere maggiormente la popolazione è nata l’idea di utilizzare un nuovo strumento: il gioco educativo Mapamundi sin Fronteras.
 Il gioco - elaborato della Defensoria del Pueblo in collaborazione con l’equipe di progetto - è stato ideato e disegnato con l’obiettivo di trasmettere con maggior facilità il messaggio di prevenzione e informazione sulle problematiche che coinvolgono la migrazione. L’approccio utilizzato dal gioco è prettamente ludico, ovvero “informare giocando”, ben lontano dalle classiche modalità di comunicazione utilizzate durante le normali campagne, quali consegna di volantini, utilizzo di megafoni o semplici chiacchierate, che spesso e volentieri possono distogliere l’attenzione degli interlocutori meno interessati.
Lo strumento si è rilevato - e si sta rilevando - un valido mezzo per incuriosire, attirare l’attenzione e, perché no, divertire le persone tramite canali di informazione e sensibilizzazione non convenzionali, che spesso si dimostrano più efficaci di quelli comunemente utilizzati.
 La dinamica del Mapamundi è semplice: il campo di gioco è composto da un tabellone rappresentante il mondo in cui ogni continente ha un colore diverso. In ogni continente ci sono 4 immagini, che rappresentano rispettivamente un monumento storico, un cittadino peruviano, un passaporto ed un segnale di pericolo. Possono partecipare da 1 a 3 persone, ognuna delle quali dovrà lanciare un dado gigante per vedere in quale dei continenti dovrà “viaggiare”: una volta scoperto il continente, si dovrà scegliere una delle immagini, ed in base all’immagine scelta verrà posta una domanda inerente al tema migratorio. Vince chi riesce a viaggiare in più continenti, e riceverà come premio uno dei gadget del progetto Perù Migrante.
Il gioco, ad oggi, è stato utilizzato in 4 punti chiave del Paese, ovvero nelle zone di frontiera di Tumbes, Tacna, Puno e nella Regione di Junin, in cui da oltre più di un anno i funzionari della Defensoria del Pueblo lavorano incessantemente a stretto contatto con le comunità più remote e quindi più vulnerabili in quanto lontane dalle dinamiche delle grandi città del Perù. Da poco più di 3 mesi le normali attività di infopoint, costituite da banchetti con volantinaggio annesso, si sono arricchite quindi con il gioco Mapamundi sin Fronteras. Ed i risultati sono evidenti: secondo i dati raccolti, l’affluenza agli infopoint della Defensoria del Pueblo è incrementata notevolmente, e con essa le persone che vogliono saperne di più e sono state informate sulla migrazione e le sue problematiche.
Da questa esperienza positiva, sicuramente, può nascere una nuova strategia di diffusione, tanto delle attività del progetto Perù Migrante quanto del messaggio di prevenzione ed informazione sulla migrazione, e aumentare di conseguenza sempre di più il numero di persone sensibilizzate. Viaggiare sin fronteras, così, è più consapevole.
Carlo Giordano
Casco Bianco Lima
ProgettoMondo Mlal

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