mercoledì 17 ottobre 2012

Il prete e l'antropologo. Un libro accattivante presentato a Verona il 19 ottobre

Fondazione Nigrizia, Ivres e ProgettoMondo Mlal
organizzano l’incontro sul libro
IL PRETE E L'ANTROPOLOGO
TRA GLI INDIOS DELL'AMAZZONIA


19 OTTOBRE - 16.30
Sala Africa Missionari comboniani, Vicolo Pozzo 1


partecipano
Silvia Zaccaria, antropologa e curatrice del libro; Daniela Marchese, antropologa; Giuseppe Magri, segretario generale Fondazione Nigrizia; Mario Lonardi, presidente ProgettoMondo Mlal, Alessandro Pasi, collaboratore Ivres, Padre Silvano Sabatini (in videointervista), missionario della Consolata

modera
Ismail Ali farah

Un libro dal titolo accattivante in grado di stimolare riflessioni critiche riguardanti la figura del missionario. Il libro instaura un rapporto quasi familiare con il suo lettore, complice il linguaggio dell'autore che rifugge eccessivi tecnicismi, portandolo ad ascoltare la storia della vita di padre Sabatini: una storia alla continua ricerca della verità, in cui l'aspetto critico della ricerca del Dio cristiano si snoda attraverso episodi peculiari, come le anse del grande Rio delle Amazzoni. Silvano Sabatini, missionario della Consolata, inizia la sua vocazione con in mente l'Africa, tuttavia per ragioni di carattere ecclesiastico svolgerà la prima missione in Brasile, terra alla quale dedicherà tutta la propria vita. Sarà l'incontro con i "selvaggi" abitatori della selva amazzonica a segnare inevitabilmente la sua ricerca della verità: egli scopre Dio negli usi e costumi degli indios. Il motivo fondamentale della dittologia "prete e antropologo" - la quale nella comprensione superficiale può apparire ossimorica - risiede nell'insegnamento alla riflessione critica che l'antropologia ci sprona a realizzare. Questo non significa essere sempre certi delle proprie posizioni oppure essere pronti a cambiarle, ma, al contrario, averne rispetto assecondandone con giudizio la trasformazione.
Lo stesso Sabatini risponde alle critiche degli antropologi, attraverso una puntuale citazione di "Evangelizzazione e Culture" di padre Bindo: se da un lato si possano rimproverare i missionari di considerare i popoli unicamente come popoli peccatori da evangelizzare, dall'altro si possono rimproverare gli antropologi di considerare i popoli unicamente come "genuino materiale per i loro studi".
Per concludere citiamo un passo dalla quarta di copertina: "grazie a Gabriel, Davi e Umusin, che gli narrano le mitologie di quei popoli sulla creazione dell'universo, scopre però che Dio è già tra gli indios e ha tanti nomi: Macunaima, Omami e Yebà Burò". Recensione a cura Ivres - AP maggio 2012

Segreteria organizzativa: IVRES, via L.Settembrini 637123 Verona- tel 045.8674665- email: info@ivres.it

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