lunedì 3 settembre 2012

LiberArte, la sfida parte


È iniziata la nuova sfida della nostra Ong e, a farla da padrone, questa volta sarà l’arte. Una sfida che ProgettoMondo Mlal affronterà con la solita consapevolezza: credere che l’arte possa rappresentare uno strumento di crescita, un innovativo strumento a servizio della cooperazione allo sviluppo.
Così, in occasione del primo anniversario del Centro Qalauma, con l’esibizione degli Octavia, la band rock pop più famosa della Bolivia, è partito il progetto LiberArte. Si tratta di un progetto binazionale che vedrà la nostra Ong contemporaneamente impegnata in Bolivia e in Mozambico e con l’arte terapia fulcro centrale del programma di rieducazione e riabilitazione dei minori trasgressori.
Il progetto sarà indirizzato a quasi 400 giovani e adolescenti, di età compresa tra i 16 e i 21 anni, reclusi nelle strutture di La Paz e Maputo. Saranno, inoltre, beneficiari di questo importante lavoro di cooperazione binazionale anche 300 operatori delle strutture carcerarie, 40 operatori culturali delle organizzazioni della società civile, e 180 funzionari dei Centri penitenziari.
Si stimano come beneficiari finali circa 12.500 giovani ospiti dei penitenziari dei due Paesi grazie alla miglior qualità dei servizi attualmente offerti e, sopratutto, all’impegno per il rispetto dei loro diritti.
Con Liber’Arte si punta a impiegare l’arte terapia, già strumento di successo nel Penitenziario di Nampula (Mozambico), da un anno inserito nel modello socio-educativo del Centro Qalauma (Bolivia) e da anni adottato come mezzo di riabilitazione una popolazione carceraria che, circa per il 30% è ormai formata da adolescenti tra i 16 e i 20 anni e il 63% ha comunque meno di 25 anni. In questo ambito giovani e gli adolescenti sono privati dei primari diritti sociali, quali educazione, salute, alimentazione adeguata e crescita culturale. Ed è perciò con un adeguato programma di attività culturali e artistiche che si cercherà di dare a questi ragazzi un mezzo di reiserimento sociale e agli operatori sociali e amministrativi una forte sensibilizzazione su come servirsi di iniziative artistiche per la riabilitazione dei giovani detenuti.
Il progetto avrà poi lo scopo di formare personale locale nella gestione e creazione di strumenti artistici capaci di migliorare e fare crescere la riabilitazione e la rieducazione giovanile.
Nei prossimi 30 mesi la nostra Ong realizzerà il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea e in collaborazione di partner locali quali l’Instituto Superior Ecuménico Andino de Teología (ISEAT) in Bolivia e il Serviço Nacional das Prisões (SNAPRI), la Dirección General de Régimen Penitenciario e la Associação Cultural Luhuvuka Arte (ACLA) in Mozambico.
Non sarà compito facile portare concretamente delle attività artistiche e culturali al centro di un programma di recupero vero e proprio, ma credere che l’arte possa essere un mezzo di cooperazione tra popoli, capace quindi di unire mondi, associazioni e autorità pubbliche, attraverso la libera creatività e la fantasia, sarà la scommessa di ProgettoMondo Mlal.

Vanni De Michele
ProgettoMondo Mlal
Casco Bianco Bolivia

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