lunedì 13 agosto 2012

In Perù un concorso giornalistico sulla migrazione

Un concorso nato per sviluppare una coscienza giornalistica sulle tematiche relative alla migrazione. E per fare emergere, attraverso gli operatori della carta stampata, un fenomeno ricorrente e poco conosciuto nella regione andina di Junín: la migrazione internazionale.
Si chiama “Juní, esportando sforzo e affetto” il primo concorso giornalistico che si è appena concluso a Huancayo, città dell’Altipiano centrale del Perù, culminato il 6 agosto con la premiazione degli articoli vincitori.
Dopo l’inaugurazione della campagna “Migrazione informata, migrazione sicura”, lanciata da ProgettoMondo Mlal con la collaborazione dei partner locali, l’Ong Forum Solidaridad Perù, nell’ambito delle attività del Progamma Perú Migrante promosso nel paese andino dalla nostra organizzazione, ha voluto organizzare anche questo concorso che, a livello generale, si inserisce in quadro più ampio di sensibilizzazione e informazione verso tematiche e problematiche migratorie.
Il concorso ha suscitato forte interesse nell’ambito comunicativo locale, coinvolgendo diversi giornalisti impegnati nella comunicazione sociale e non.
Il tema proposto era appunto quello della migrazione nella regione Junín, con un approccio basato sui diritti umani e sull’interculturalità.
Dai lavori dei partecipanti è emersa una parte nascosta della migrazione, o meglio, poco conosciuta, ma fortemente insita nelle decisioni di chi emigra. È il lato umano della migrazione, fatto di scelte dolorose, che implicano l’abbandono dei familiari, dei propri affetti, dei luoghi conosciuti, per immergersi in realtà nuove, spesso discriminatorie, fatte di incertezze, di paure, alla ricerca di un nuovo progetto di vita. E non solo i sentimenti contrastanti di chi parte, ma anche di chi resta, delle famiglie, che spesso non sono preparate ad affrontare la separazione di un proprio caro.
Questi aspetti, molto spesso non considerati quando si affronta la tematica migratoria, vengono riassunti dall’autore dell’articolo vincitore del concorso, il giornalista freelance Carlos Enrique Bolaños Huamán: “Viene data poca importanza alle emozioni e ai sentimenti che si creano nell’emigrante e nella sua famiglia, quando chi emigra deve lasciare non solo la propria città, ma anche le proprie usanze, ricordi, abitudini, per affrontare una realtà diversa e a volte ostile”.

Carlo Giordano
Casco bianco ProgettoMondo Mlal Perù

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