giovedì 24 maggio 2012

Sicurezza alimentare in Honduras. Al centro c'è l'acqua

Il problema è l’acqua! È questo quello che rispondono i contadini dell’Honduras meridionale quando si parla dei bassi livelli di produzione che si realizzano nei loro terreni.
In realtà, se la stagione secca è molto lunga (da novembre ad aprile) è anche vero che le piogge torrenziali degli ultimi anni, concentrate nei mesi di settembre e ottobre, hanno distrutto buona parte dei raccolti di mais e sorgo.
Le risposte che, con il progetto di cooperazione “Emergenza Honduras” stiamo dando a questi problemi, in collaborazione con i produttori dei municipi di Nacaome e Goascoran, prevedono l’installazione di sistemi di irrigazione, la conservazione dei terreni e la diversificazione produttiva.
Al centro di tutte queste attività c’è l’acqua: nella escavazione dei pozzi che forniranno acqua ai 27 sistemi di irrigazione che si stanno istallando per poter produrre nelle stagione secca; nelle opere di conservazione del suolo, muri di pietra, barriere vive ( con piante foraggiere ) e canalette di deflusso delle acque che permetteranno di arginare l’erosione dei terreni e la perdita dei raccolti, nelle stagione delle piogge torrenziali; e anche nella coltivazione di piante alternative al mais (yuca, banane e fagioli) che permettono di avere diversi prodotti, da consumare e vendere, nei differenti periodi dell’anno.
Inoltre stiamo producendo e piantando alberi da frutto e forestali al fine di rimboschire le aree duramente colpite dall’irrazionale uso della legna a scopo domestico e dalla poco lungimirante abitudine di incendiare i campi per aumentarne la fertilità. Gli alberi in questo modo ci permetteranno di proteggere le fonti d’acqua sotterranee che alimentano i preziosi pozzi da cui attingere acqua per l’agricoltura. .
Abbiamo così progettato, insieme ai contadini, un’azienda modello dove nella parte collinare si piantano alberi per la legna, più in basso, dove arriva l’acqua pompata dai pozzi, frutta ( mango,guayaba,tamarindo,limone e arance ) e nella parte protetta da muri di pietra e barriere vive coltiviamo fagioli, mais,yuca e banane cercando di ridurre al minimo l’utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari di sintesi.

Mirco Bellagamba
Capo progetto “Emergenza Honduras”

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