martedì 13 marzo 2012

In natura la coca non è droga

La Paz,12 Marzo 2012. Esco di casa, e La Paz, solitamente molto caotica, è stranamente silenziosa e tranquilla. Scendendo nella via principale mi rendo conto che la città è completamente ferma, paralizzata. Si sente solo amplificata della tradizionale musica boliviana che accompagna una enorme manifestazione.
E´ in corso “La Marcha en favor de la Acullicu”. Acullicu o pijcheo è la masticazione della foglia di coca, con la relativa palla tenuta a un lato della bocca. Oggi si “marcia” per chiedere l’abrogazione della ratifica, senza riserve, della Convenzione Unica contro gli stupefacenti del 1961 dove, la coca e la sua masticazione allo stato naturale, vennero iscritte nella lista dei veleni o delle sostanze proibite.
Per il popolo boliviano tutto ciò è inammissibile, perché in questo Paese la coca è una pianta sacra, le vengono cioè riconosciute proprietà medicinali che curano il mal di stomaco e aiutano la respirazione in altitudine, e che proprio per questo motivo fa parte integrante da secoli della loro cultura.
Erano in migliaia, arrivati da ogni area del Paese per questa importante manifestazione in difesa della propria identità: associazioni di coltivatori, gruppi di rappresentanti di singole città, studenti e normali cittadini boliviani.
Tutti, con in mano un sacchetto di foglie di coca, a dimostrazione di un uso atavico e quotidiano, manifestano la loro posizione.
Camminano uniti per le vie della città e offrendo ai presenti le loro sacre foglie, al grido: “La coca en su estado natural no es droga”.

Vanni De Michele
ProgettoMondo Mlal
Casco Bianco Bolivia

Nessun commento:

Posta un commento