venerdì 17 febbraio 2012

Cattai è il nuovo presidente dell'AOI. "Cooperazione più moderna e nuove formule aggregative"

L’assemblea dell’Associazione ONG Italiane (AOI) ha eletto il suo nuovo presidente. Si tratta di Gianfranco Cattai, dal dicembre 2009 anche presidente FOCSIV, federazione di cui ProgettoMondo Mlal fa parte, mentre Silvia Stilli (Arci) è stata eletta vicepresidente. Inoltre sono stati eletti i componenti del coordinamento nelle persone di Gemma Arpaia (Iscos), Fabio Laurenzi (Cospe), Giancarlo Malavolti (Cocis), Francesco Petrelli (Oxfam-Italia), Umberto Salvi (Cop).
La Presidenza dell’AOI è un servizio che assumo con profondo senso di responsabilità, in un momento in cui le nuove sfide del nostro tempo richiedono una cooperazione più moderna che chieda alle politiche nazionali e locali coerenza di impostazione e che valorizzi il patrimonio di esperienze e relazioni almeno quarantennale delle ONG italiane” commenta Cattai.
Per affrontare queste sfide, con l’elezione di oggi l’assemblea incarica il nuovo coordinamento “di esplorare nuove formule aggregative con quante delle ONG italiane di solidarietà e cooperazione internazionale, nel rispetto delle pluralità, vorranno esprimere una rappresentanza unitaria mediante un proprio portavoce. Il fatto che il Governo Monti abbia proposto un Ministro della Cooperazione e Integrazione va esattamente in tal senso: non solo ci trova convinti ma è proprio nella direzione che da tempo molti di noi auspicano. Coerentemente, quindi, al fatto che l’innovazione necessita inevitabilmente di momenti di sintesi e convergenza, l’assemblea dell’AOI ha deciso di fare la propria parte”.
A congratularsi con Cattai è arrivato un messaggio anche dal ministro della Cooperazione internazionale e dell'Integrazione Andrea Riccardi. 'Caro presidente - scrive Riccardi - le formulo gli auguri di buon lavoro per l'importante incarico al quale è stato chiamato, in un momento non facile per il mondo della cooperazione internazionale. Ho avuto modo di leggere le sue dichiarazioni di insediamento e ho apprezzato in particolare il passaggio in cui esprime la volontà del mondo complesso delle Ong di coordinarsi e integrarsi per esprimere una rappresentanza il più possibile unitaria. Ciò consentirà di rendere più fluidi i rapporti con le istituzioni e il governo, ma anche di far diventare più autorevole la voce delle Ong, con il risultato di rafforzare notevolmente il sistema della cooperazione italiana'.

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