mercoledì 1 febbraio 2012

Azione cattolica e ProgettoMondo Mlal insieme per i giovani detenuti boliviani

"Qalauma, una casa per ricominciare", questo il nome del progetto, promosso e portato avanti dall'Ong ProgettoMondo Mlal con il Ministero della giustizia boliviana, la chiesa locale e altre associazioni europee, al quale Azione Cattolica ha deciso di dedicare una raccolta a livello nazionale che sta coinvolgendo una serie di diocesi.
Attraverso la costruzione di una biblioteca, di uno spazio di animazione e di un asilo-nido, saranno supportati minori e adolescenti di sesso femminile, tra 14 e 18 anni, in situazione di detenzione. Questo intervento si inserisce nel centro Qalauma, un centro di accoglienza specifico per minori e adolescenti in area penale, che si trova nella località di El Alto, non lontano dalla capitale La Paz.
Domenica 29 gennaio, l'Azione Cattolica della diocesi di Otranto ha realizzato la festa diocesana della pace sullo slogan "Diritti alla Pace", in cui si è parlato di diritti e uguaglianza indissolubilmente legati ai concetti di giustizia e legalità. La festa è sempre strettamente legata a un'iniziativa di carità e quella del mese della pace 2012 è per l’appunto la Bolivia, nel cuore dell'America Latina.
Le offerte raccolte attraverso l'acquisto di borracce, il gadget scelto dall'associazione, saranno destinate al progetto in loco della nostra organizzazione.
Domenica prossima, il 5 febbraio, sarà la volta della diocesi di Treviso, che punterà a illustrare, anche agli occhi dei più piccoli, il lavoro portato avanti da ProgettoMondo Mlal per reintegrare nella società giovani adolescenti che hanno avuto a che fare con la giustizia.
Qalauma è il primo vero carcere minorile della Bolivia, inaugurato nella provincia di El Alto un anno fa.
In esso ProgettoMondo Mlal, dopo un lavoro di 10 anni, conta di poter restituire dignità e diritti di base, nonché un’opportunità di reinserimento sociale post-detenzione, ai giovani reclusi.
Tutti rigorosamente minorenni e finora rinchiusi insieme agli adulti nel famigerato carcere di San Pedro a La Paz, dove scontano le pene più diverse, ma con storie alle spalle tristemente simili.

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