lunedì 19 dicembre 2011

10, 100, 1000 cucchiai di legno

Dopo il Premio Volontario dell’anno, consegnato a Roma dal cardinale Tucson a uno dei nostri operatori storici quale riconoscimento per l’alto profilo morale e la grande generosità offerte in 35 anni di strenuo impegno in America latina, ecco dalla stessa capitale un Premio di tutt’altro tenore. La Leonardo Consulting, guidata da Simone Santi, da 15 anni attivo in Mozambico a supporto del business italiano, e per questo promosso Console Onorario per il Mozambico, ha voluto assegnarci il Cucchiaio di legno, nella prima edizione di Made in Africa, premio costituito appositamente per valorizzare le relazioni tra Italia e Mozambico.
La motivazione del premio? Il nostro Organismo ha “diffuso notizie” che non hanno favorito i rapporti tra imprenditori italiani e il Mozambico.
A sostenerlo, nel corso della cerimonia di Premiazione organizzata al ristorante “Vigna dei Cardinali” di Ponte Milvio, il 15 dicembre a Roma, l’imprenditore console Santi. Cosa ha fatto di male la nostra Ong, che lavorando nelle carceri del Mozambico certamente ha poche occasioni di incrociare nei paraggi gli imprenditori della Leonardo Consulting?
A non piacere è stata la notizia della rivolta del pane in Mozambico, a cui molti giornali italiani hanno dato risalto nel settembre del 2010.
In quei giorni, scontri di piazza per il rialzo del prezzo del pane, avevano lasciato tredici vittime sulle strade e per ore la capitale era rimasta sotto l’assedio di manifestanti e polizia. Ma… in quegli stessi giorni, ops che disguido, c’era anche la Fiera Facim a cui tutti i maggiori imprenditori italiani e internazionali erano ovviamente invitati caldamente a partecipare. E certo non è piacevole, trovarsi sui giornali la notizia degli scontri di piazza anziché il tradizionale “c’era questo e c’era quello” a corona dell’elegante cocktail di benvenuto preparato per la delegazione del governo italiano.
Ce ne rendiamo conto, e di questo ci scusiamo con coloro che per qualche istante possono magari avere avvertito un briciolo di disagio per essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Diciamo che fa parte della vita.
Certo, in alcuni Paesi può capitare con maggiore frequenza. E infatti, poche settimane fa, in occasione dell’anniversario di quei giorni, il settimanale di Maputo “Verdade” riportava la notizia secondo cui “Le motivazioni della rivolta di un anno fa sono vive tutt'ora. I prezzi continuano ad aumentare: ufficialmente del 3% nel 2010, secondo l'Istituto Nazionale di Statistica (INE), ma un’inchiesta del giornale ha scoperto un significativo aumento del 15- 20%.A partire dal bene base per eccellenza: il pane”.
Come ProgettoMondo Mlal, in quanto associazione di volontariato non possiamo ahimè cancellare tutto questo. Ma possiamo raccontarlo. E allora:10, 100, 1000 cucchiai di legno!

Haiti in difesa della donna

Migliorare la protezione e la promozione dei diritti della donna e promuovere l'eguaglianza tra i generi in Haiti. Questo l’obiettivo che, a partire dal prossimo febbraio, darà il via al nuovo programma di ProgettoMondo Mlal e Cisv, che sarà realizzato con i partner locali Kay Fanm e Groupe Medialternatif.
Il progetto - “Promotion et protection des droits des femmes en Haïti" (“Promozione e difesa dei diritti delle donne ad Haiti) - è stato presentato di recente a Port au Prince in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani a cui, oltre ai rappresentanti della società civile haitiana e a una serie di ong straniere che lavorano sul tema dei diritti umani, ha preso parte anche il responsabile della sezione gouvernance dell’Unione Europea, Jeroen Witkamp.
La promozione dei diritti umani è stata rafforzata quando l'UE, dopo il Trattato di Lisbona, ha deciso di adottare la Carta dei diritti umani. Da allora lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (IEDDH), già adottato per il periodo 2007-2013 con un budget di 1.1 miliardi di euro, ha permesso all'UE di sostenere attività volte al rafforzamento della democrazia e dei diritti umani in diversi paesi del mondo.
Il nuovo progetto del consorzio CISV-ProgettoMondo Mlal ha beneficiato del finanziamento dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani per un importo di 300mila euro e avrà una durata di 24 mesi, e nello specifico punterà a rafforzare le capacità delle due organizzazioni partner haitiane.
Kay Fanm è un'organizzazione che difende e promuove i diritti delle donne haitiane dal 1984, intervenendo direttamente con programmi di riabilitazione per donne che hanno subito violenza, con formazioni specifiche e sostegno economico, ossia incentivi ad attività generatrici di reddito. Svolge anche azione di lobbying unendosi ad altre organizzazioni haitiane in azioni che mirano a influenzare la politica.
Groupe Médialternatif è invece un organismo di comunicazione sociale che punta a creare spazi di informazione e comunicazione alternativi nel panorama haitiano. Sul progetto avrà il compito di creare una linea di comunicazione multimedia dedicata alle problematiche dei diritti delle donne e alla questione di genere in Haiti. Del gruppo fanno parte l'agenzia Alterpresse e il centro multimediale Acces Media.
Tramite il loro rafforzamento, ProgettoMondo Mlal e Cisv svolgeranno una serie di attività nell'area urbana di Port au Prince, dando sostegno a circa 4mila donne che sono state vittime di violenza negli ultimi due anni, e contribuendo a informare sulla drammatica questione attraverso un tamtam che viaggerà su tutti i mezzi di comunicazione.

Marco Bordignon,
operatore ProgettoMondo Mlal ad Haiti

lunedì 12 dicembre 2011

A Natale non solo favole. Un impegno concreto per l'infanzia

Bambini e bambine saranno gli adulti di domani. Saranno insomma, né più né meno, il futuro di tutti noi. Anche per ProgettoMondo Mlal, cooperare con le giovani generazioni di tutto il mondo perché possano farsi reali protagonisti di un cambiamento che è già oggi nelle loro mani, affinché siano cioè concretamente artefici del proprio sviluppo e di quello delle loro comunità, è il miglior contributo al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.
All’infanzia protagonista, ai sogni dei singoli bambini del Sud e del Nord del mondo,
ProgettoMondo Mlal dedica
dunque la sua strenna di Natale: “Il Vero Mondo delle Favole”, una raccolta di favole illustrate di 12 diversi Paesi, abbinate agli ultimi dati pubblicati dal Rapporto delle Nazioni Unite sulla condizione dell’infanzia e rispetto al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.
Se infatti in ogni Paese del mondo si conta almeno 1 fiaba per bambino, non ogni bambino può vantare 1 vita da… favola.
Così, questo nuovo libricino di favole mette insieme le 2 facce: quella legata alla straordinaria creatività di ciascun Paese, alla ricchezza delle tradizioni e all’amore per la propria cultura, che da sempre accompagnano la crescita degli abitanti più piccoli, e una del tutto indipendente da tanta grandezza, e che anzi molto più scarna: la realtà fatta di numeri e di risultati che ci ricordano quanto manca perché, quegli stessi piccoli abitanti, possano vedere rispettato il loro diritto primario a essere protagonisti del proprio futuro.
Due facce di una stessa medaglia, insomma, che proprio come per fantasia e realtà non
sempre coincidono.
Perché, anche guardando i dati più aggiornati, non c’è dubbio che la povertà comincia fin da bambini e che solo gli interventi effettuati nei primi, cruciali, anni di vita di un bambino determinano lo sviluppo fisico, intellettivo e affettivo dell'adulto di domani. Similmente, investire nell'infanzia di oggi, significa accelerare il raggiungimento dei traguardi futuri in tema di lotta alla povertà.
La scommessa, per l'Organizzazione italiana ProgettoMondo Mlal, è sapere individuare il punto giusto per il buon innesto che rinverdirà il ramo. E le piante, ovvero i progetti di sviluppo in atto in 15 Paesi del Sud del mondo, non mancano: sulle montagne dei massicci dell'atlante marocchino, giovani educatori non formali stanno portando il diritto all'istruzione fin nei più remoti villaggi berberi; nei 22 Centri di Salute pubblica del Burkina Faso, giovani mamme imparano a nutrire i propri figli con gli alimenti indispensabili a garantire sopravvivenza di entrambe; nelle carceri del Mozambico, adolescenti con un'aspettativa di vita che in media non supera i 40 anni, imparano a coltivare la terra, a lavorare il legno, a costruire nei modi più diversi una vita anche fuori dalla loro cella; in Bolivia, così come in Guatemala, l'istituzione nelle scuole di villaggio di serre e mense, stanno restituendo, assieme a un pasto quotidiano, caldo e nutriente, la sicurezza alimentare di cui dovrebbe avere diritto ciascun essere vivente; in Nicaragua e in Argentina, gli adolescenti hanno oggi l'opportunità di provare a dare vita a una piccola loro impresa che saprà dare loro, non solo un sostegno concreto alla povera economia famigliare, ma una prima concreta opportunità per sognare di essere un giorno adulti; in Perù come in Paraguay, si combatte ancora per affermare i diritti dell'infanzia lavoratrice e di strada, per ricostruire un futuro sereno a quanti, figli della guerra civile e della violenza, vivono invece ancora l'incubo della memoria.
Per tutti loro, in fondo, il futuro è dietro l'angolo. Eppure la qualità di questo futuro è ancora nelle mani di tutti noi. Ciascuno per quello che può, ciascuno per ciò che rappresenta nella nostra società, tutti per quanto dobbiamo a noi stessi e a i nostri figli, dovremmo chiedere e ottenere che entro il nuovo Millennio venga fatto molto di più.

Il ricavato della vendita de “Il Vero Mondo delle Favole”, (61 pagg), offerta a partire da 10 euro, andrà a sostenere le nostre attività per l’infanzia.
info: ProgettoMondo Mlal, viale Palladio 16, 37138 Verona – 045.8102105 – sostegno@mlal.org

Olinda: Una scala per Isabel nel lato oscuro della città

E' venerdì mattina, sole a picco sulla città, Olinda è una goccia di sudore che ti scivola lungo la schiena. E' la “Giornata della Solidarietà”, e l'obiettivo è costruire una scala per Isabel, una ragazza dell'ultimo anno con gravi problemi alla colonna vertebrale. Seguiamo i ragazzi di Casa Melotto verso la sua abitazione, per le salite della favela di Monte, il cuore di tenebra della città. Nelle ultime settimane qui si sono registrati numerosi casi di violenza: rapine, sparatorie, intimidazione e minacce agli abitanti. Naturalmente, fuori dai confini immaginari della favela non se ne sa nulla: queste notizie sono quotidianamente oscurate, cosí come le persone che vivono lí dentro.
I ragazzi di Casa Melotto a Monte ci sono nati e cresciuti, conoscono ogni suo singolo vicolo e ogni suo abitante. Viene da domandarsi se qualcuno di loro riuscirà mai ad andarsene da lì. Viene da domandarsi come possano esistere luoghi del genere nel cuore della quinta potenza economica mondiale. Le case di lamiere e amianto sono incollate col cemento alle ripide pareti di una collina, ammucchiate come mattoncini Lego. E' un gigantesco alveare in cui vivono centinaia di famiglie. Scarpiniamo nell'afa tropicale mentre il profilo dei grattacieli delle aree residenziali, lungo la spiaggia, si staglia contro le acque scure dell'oceano Atlantico. E ancora quella sensazione di intrusione, come se la tua provenienza europea e il tuo status economico traspirino in qualche modo dalla tua pelle, come una fluorescenza. E' una sensazione che raramente sparisce, in Brasile. Isabel e la sua famiglia ci accolgono sorpresi. Il padre sta dormendo, ha trascorso l'intera notte al lavoro, la madre ci offre dei biscotti con la marmellata. L'abitazione sorge in cima ad una ripida salita, e senza sbocchi diretti sulla strada.
C'è solo una striscia di terra fangosa che conduce alla casa: l'intento è trasformarla in una scalinata, in modo da agevolare il passaggio di Isabel e della sua famiglia. La ragazza ha sofferto un incidente automobilistico, qualche anno fa, e l'operazione chirurgica che ne è seguita le ha lasciato in eredità gravi problemi alla colonna vertebrale, "malasanità" dice lei alzando le spalle. Ha problemi a camminare per lunghi tratti, a compiere determinati movimenti, una serie di restrizioni alimentari e ogni giorno ricorre ad antidolorifici per poter sopportare il dolore causato dalle placche di metallo che le sono state impiantate nelle vertebre. L'impegno e la dedizione dei ragazzi è ammirevole. Nonostante il calore insopportabile, contribuiscono tutti in qualche modo, aiutando i manovali più esperti, scavando, trasportando materiali di costruzione, mescolando il cemento. Dall'espressione dipinta sul volto di Isabel, anche solo la presenza di tutti quanti lí è preziosa. Forse, sono proprio questi ragazzi la risposta alle incertezze e alle contraddizioni che oscurano il futuro del Brasile.

Marta Pontoglio e Clara Venuto

Con il Marocco, ProgettoMondo Mlal va al parlamento europeo

Hamza e Halima sono un ragazzo e una ragazza di 16 anni che frequentano le mediateche di Khouribga, inserite nel programma di cooperazione "Scuola e Sviluppo", avviato da ProgettoMondo Mlal in Marocco per arginare l’analfabetismo e sostenere lo sviluppo. In rappresentanza della nostra organizzazione, dal 12 al 14 novembre hanno partecipato al programma EUROMED-Scola 2011 del parlamento europeo.
In quelle date, infatti, 10 giovani di ciascuno dei 27 paesi dell'UE, si sono trovati a Strasburgo con i partners di Algeria, Egitto, Marocco, Israele, Giordania, Libano, Autorità Palestinese, Siria, Tunisia e Turchia, per discutere su temi di interesse comune, come l’educazione, l’ambiente, la comunicazione, la migrazione.
L’obiettivo del programma é sensibilizzare i giovani cittadini dell’area mediterranea sui valori del dialogo, della condivisione della conoscenza, della comprensione reciproca e del rispetto delle diversità linguistiche e culturali.
Prima della partenza, i ragazzi hanno partecipato a una formazione organizzata dallo staff di ProgettoMondo Mlal in Marocco, sui principi, la storia e i progetti dell'organizzazione e sugli argomenti del programma EUROMED.

Filippo Bolognesi,
casco Bianco ProgettoMondo Mlal Marocco

venerdì 9 dicembre 2011

In un panorama pieno di incertezze, ProgettoMondo Mlal pubblica i nomi dei nuovi caschi bianchi

Un panorama dalle tinte scure e pieno di incertezze quello del servizio civile, in cui l’unico punto fermo rimane la consegna delle graduatorie estero appena effettuata, anche da ProgettoMondo Mlal, così da poter far partire i nuovi volontari all’inizio del prossimo febbraio.
I nominativi selezionati dall’organizzazione veronese tra le oltre 100 domande pervenute, sono in tutto 14, destinati a raggiungere 5 paesi del Sud del mondo tra America Latina e Africa.
L’età media si aggira tra i 25 e i 26 anni e le città di provenienza sono spalmate su tutte le regioni italiane. Veronesi, vicentini, bergamaschi e aostani, ma anche romani, salernitani e palermitani, sono tutti pronti a mettere in valigia l’indispensabile per raggiungere Nicaragua, Perù, Bolivia, Marocco o Mozambico e svolgere mansioni diverse in situazioni caratterizzate ciascuna da una diversa peculiarità.
Una partenza che, stando alle ultime notizie in arrivo dal nuovo governo, avrà uno stop nel 2013, visto che l’anno prossimo non uscirà alcun bando.
Il governo Monti sta infatti rallentando il dialogo con l’Ufficio Nazionale, perché ancora non è stato reso pubblico il nome di chi avrà la delega politica al servizio civile. La situazione è quindi di stallo e immobilità, nonostante le pressioni e il lavoro della CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) per far sì che i giovani italiani possano vivere l’importante esperienza del servizio civile anche in futuro.
L’attuale direttore dell’Ufficio Nazionale Servizio Civile, visti i cambiamenti politici, non prende decisioni e non ha alcuna intenzione di fare uscire un bando di progettazione per il 2012.
A questo punto tutto è fermo, congelato. Il processo e le date condivise per la progettazione 2012 sono sospese e si resta in attesa di saperne di più con l’inizio del nuovo anno alle porte, anche se l’invito è di inviare comunque i progetti per essere pronti all’azione quando la situazione si sbloccherà.
Per ora non resta che concentrarsi sulle nuove leve appena selezionate, e muoversi per garantire, almeno a loro, una partenza serena e che soddisfi le aspettative di ognuno, nonostante il clima generale poco felice.

Scarica la tabella con i nominativi selezionati

firma la petizione "Non tagliare il futuro dell'Italia"

Per ulteriori informazione scrivere a serviziocivile@mlal.org, o chiamare la sede di ProgettoMondo Mlal allo 045.8102105 e chiedere di Nadia Simeoni.

Il regalo va a chi vuoi, il pacchetto al Sud del Mondo

Il Natale, si sa, risveglia in tutti quella solidarietà e quel desiderio di sentirsi utili e fare qualcosa per aiutare il prossimo, che in altri momenti dell’anno è meno vivo. Una solidarietà che si incanala nei circuiti più svariati e che può persino prendere la forma di un semplice pacchetto natalizio.
Per la prima volta quest’anno la libreria Gheduzzi di corso Sant’Anastasia, a due passi da piazza Erbe nel cuore di Verona, ha invitato un’organizzazione non governativa tra i suoi scaffali, per adibirla a imbustare e infiocchettare libri e gadget che verranno acquistati al suo interno da qui all’epifania. Ha scelto ProgettoMondo Mlal che, anch’essa alle prime armi, ha già trovato il sostegno di una ventina di persone (ma per chi volesse donare il suo tempo c’è ancora posto!) che per l’occasione indosseranno i panni di volontari e volontarie e contribuiranno – chiedendo una piccola offerta libera a chi vorrà imbustare il suo regalo - a quella raccolta fondi indispensabile per realizzare i programmi di cooperazione allo sviluppo in grado, come recita lo slogan della campagna di Natale di quest’anno, di far tornare a sognare.
È infatti questo l’augurio di ProgettoMondo Mlal per il 2012 ormai alle porte perché, oltre a non smettere mai di riempire di sogni e speranze i propri cassetti, ciascuno coltivi senza vincoli quella generosità indispensabile a far sì che anche chi vive in situazioni ai margini e di disagio possa nutrire aspirazioni destinate ad avverarsi.
Per regalare un sogno basta davvero poco. Non solo offrire qualche spicciolo per il pacchetto da mettere sotto l’albero, ma accompagnarlo magari con un biglietto d’auguri, a scelta tra i 7 pubblicati nel corso degli ultimi anni da ProgettoMondo Mlal grazie alla generosità della nota illustratrice Barbara Aloisio, che saranno in bella mostra anche alla Gheduzzi fino all’8 gennaio.
Insieme ad essi, chi si accosterà al banchetto riservato all’impacchettamento dei suoi acquisti in libreria, troverà anche il volume Il vero mondo delle Fiabe, che racconta due diverse facce di ogni Paese: le favole che accompagnano l’infanzia serena dei suoi piccoli abitanti, e quanto, nello stesso Paese, si sta facendo per il raggiungimento dei principali Obiettivi del Millennio. Purtroppo non sempre le due facce (fantasia e realtà) coincidono, ma con l’impegno di tutti, almeno quel sogno di “far tornare a sognare” seminato dalla ProgettoMondo Mlal come buon auspicio per il 2012, potrà certo trasformarsi in realtà.

Per saperne di più su come realizzare il proprio gesto di solidarietà, visita questo link: clicca qui, o contatta l’Ufficio Solidarietà di ProgettoMondo Mlal scrivendo a sostegno@mlal.org o telefonando allo 045.8102105.

martedì 6 dicembre 2011

Cerimonia e videodocumentario per il volontario dell'anno

C’erano tutti il 3 dicembre a Roma, alla cerimonia di premiazione di Riccardo Giavarini. C’era sua madre, insieme alla soddisfazione e la gioia, e c’era lo staff di ProgettoMondo Mlal al completo, con il presidente Mario Lonardi, la storica volontaria Emilia Ceolan e Sara Nannini in rappresentanza del comitato.
Un’occasione per socializzare e dare visibilità alle problematiche racchiuse nelle carceri boliviane”, commenta Giavarini, volontario internazionale Focsiv per il 2011, con in mano l’attestato ricevuto nella sede centrale della Rai a Roma. Il che è stato reso possibile anche grazie alla proiezione del video realizzato dalla Federazione di Organismi di Volontariato Internazionale di ispirazione cristiana presente in Italia che raggruppa 65 organizzazioni, tra cui ProgettoMondo Mlal.
Un video che ha portato il silenzio nella sala degli Arazzi della Rai, insieme a un’autentica commozione per l’impegno di un uomo che ormai da 35 anni ha fatto della Bolivia e della cooperazione allo sviluppo il suo habitat e modus vivendi. In un paese che, dopo Haiti, sta nella scala più bassa dello sviluppo sociale ed economico tra quelli dell’America Latina.
Proprio a febbraio di quest’anno Giavarini, e ProgettoMondo Mlal con lui, ha avuto la soddisfazione di inaugurare il primo vero carcere minorile boliviano, nella provincia di El Alto, dopo un costante lavoro di dieci anni. Il centro per giovani trasgressori che si chiama Qalauma, è provvisto di 150 posti per avviare percorsi di reinserimento sociale a ragazzi e ragazze altrimenti reclusi nel famigerato e infernale carcere di San Pedro a La Paz.
Giovani le cui storie parlano di sconfinata miseria e mancanza di tutto, e a cui Giavarini – come racconta nel video documentario della Focsiv proposto qui sotto, riesce giorno dopo giorno ad offrire la speranza di un futuro di riscatto.

giovedì 1 dicembre 2011

UN NATALE PER TORNARE A SOGNARE! Con una serie di idee regalo...

Un Natale per tornare a sognare… e anche a far sognare. È l’augurio di ProgettoMondo Mlal per il 2012 ormai alle porte perché, oltre a non smettere mai di riempire di sogni e speranze i propri cassetti, ciascuno di noi coltivi senza vincoli quella generosità indispensabile a far sì che anche chi vive in situazioni ai margini e di disagio possa nutrire aspirazioni destinate ad avverarsi.
Le stesse narrate, mese dopo mese, nel calendario che scandirà il 2012, per bocca dei protagonisti dei nostri progetti nel Sud del mondo: siano beneficiari, operatori o persone che hanno in qualche modo realizzato i propri sogni grazie all’impegno nella cooperazione allo sviluppo che da 45 anni è alla base dei programmi di ProgettoMondo Mlal.
Quest’anno lo sguardo va a quattro progetti in particolare, quelli che più necessitano della solidarietà di tutti e a cui andrà l’intero ricavato della campagna di Natale. In Centro America i programmi di cooperazione che più urgentemente hanno bisogno di un sostegno, anche economico, sono “Futuro Giovane” in Nicaragua, finalizzato a rafforzare le microimprese giovanili, e “Viva Haiti”, nell’isola tragicamente devastate dal terremoto del gennaio del 2010, per sostenere lo sviluppo socioeconomico sulla frontiera con la Dominicana. Si chiama invece “Habitando” il progetto a cui allungare una mano in Argentina, per il diritto a una casa dignitosa nella grande periferia, mentre in Africa, nel nord-est del Mozambico, l’aiuto va alla formazione e al reinserimento sociale dei detenuti tramite il progetto "Vita Dentro".
Per regalare un sogno basta davvero poco. Anche solo un biglietto d’auguri, a scelta tra i 7 pubblicati nel corso degli ultimi anni da ProgettoMondo Mlal grazie alla generosità della nota illustratrice Barbara Aloisio.
Oppure scegliendo il proprio dono natalizio tra artigianato di tutto il mondo o in capi di abbigliamento e oggetti per la casa messi a disposizione della nostra organizzazione da alcune aziende italiane.
O ancora con la proposta di Sostegno a distanza, per rendere partecipi amici e parenti di un percorso di solidarietà quest’anno anche in Burkina Faso e in Perù, Bolivia e Colombia; mentre perché i più piccoli sappiano che oltre alle favole esistono anche storie concrete e realtà differenti, ProgettoMondo Mlal ha dato alla stampa il volume Il vero mondo delle Fiabe, che racconta due diverse facce di ogni Paese: le favole che accompagnano l’infanzia serena dei suoi piccoli abitanti, e quanto, nello stesso Paese, si sta facendo per il raggiungimento dei principali Obiettivi del Millennio. Purtroppo non sempre le due facce (fantasia e realtà) coincidono, ma con l’impegno di tutti, almeno quel sogno di “far tornare a sognare” seminato dalla nostra organizzazione come buon auspicio per il 2012, potrà certo trasformarsi in realtà.

Per informazioni su come realizzare il proprio gesto di solidarietà, contattare l’Ufficio Solidarietà di ProgettoMondo Mlal scrivendo a sostegno@mlal.org o telefonando allo 045.8102105.