giovedì 10 novembre 2011

REVOLUTIONS. Primavere africane e diaspore nella XXXI edizione del Festival di Cinema Africano

REVOLUTIONS. Non poteva avere un tema diverso la XXXI edizione del Festival di Cinema africano di Verona, che si terrà dall’11 al 20 di novembre.
Il 2011 è stato un anno complesso per il Nord Africa, segnato da movimenti di rivolta importanti, le cosiddette primavere africane. L’onda rivoluzionaria è arrivata fino a noi, senza passare inosservata. Ma cosa è accaduto davvero in quelle piazze guidate dalla gioventù africana? Chi sono quelle donne e quegli uomini che hanno saputo mettere in discussione sistemi politici ed economici che sembravano intoccabili?
A mostrarlo al pubblico veronese saranno le pellicole in concorso al Festival, a parlarne invece saranno i registi, i critici e i giornalisti che da quel moto di rivolta si sono lasciati contagiare. C’è un movimento culturale che ha usato i nuovi mezzi di comunicazione e che ha saputo piegare la potenza della tecnologia digitale per diffondere un segnale importante: l’Africa dei giovani vuole essere protagonista di una storia nuova, differente.
Questi segnali il cinema delle Afriche li ha colti e saputi rivelare sul grande schermo, sovvertendo gli stereotipi, andando controcorrente e aprendosi al nuovo, a costo di rompere con la tradizione. Il Festival di Verona – giunto al 31esimo anno – continua a scrutare con attenzione quel che accade nel Continente e sceglie di puntare, ancora una volta, sulla voglia di trasformazione che lo attraversa e che ha già contraddistinto in passato le edizioni New Africa (2009) e Generations (2010).
Il Festival poi non dimentica il contributo della cultura che nasce grazie e attorno alla Diaspora. Partendo dalla risoluzione dell’Onu che, nel 2009, ha proclamato il 2011 Anno internazionale delle persone con origini africane, la 31esima edizione del Concorso ha scelto film che affrontano il tema dell’emigrazione e ha deciso di riproporre, anche quest’anno, la sezione Viaggiatori e migranti, con la volontà di tenere accesi i riflettori sullo spirito che muove uomini e donne capaci di ridisegnare e sognare un futuro diverso per la propria terra. La Diaspora sarà un tema che uscirà dagli schermi delle sale cinematografiche per andare a incontrare, grazie a un gruppo di giovani registi africani, il pubblico del Festival.

Anche quest’anno il Festival di Cinema africano presenta numeri importanti: sono 30 i film in programma (24 quelli in concorso), 15 le prime visioni nazionali, 50 le proiezioni in sala.
Una Giuria ufficiale, composta da Annabelle Alcazar (Trinidad e Tobago), Cleophas Adrien Dioma (Burkina Faso) e Giancarlo Beltrame (Italia), vedrà in anteprima i film delle 3 sezioni in concorso: PanoramAfrica (7 lungometraggi); Africa short (10 corti); Africa doc (7 documentari). Le stesse opere cinematografiche verranno visionate anche da una Giuria speciale, formata dalle ragazze e dai ragazzi dell’Associazione degli studenti africani di Verona.

Alle tre sezioni in gara se ne aggiungono altre tre, fuori competizione:
Revolutions e Diaspora, espressamente dedicata ai temi di quest’anno (tre i film in programma), in cui verranno proposti: 18 Jours (prima visione nazionale), il film di Tamantashar Yom, in cui si raccontano le giornate che sconvolsero l’Egitto lo scorso gennaio, e I nostri anni migliori, la pellicola italiana che narra, grazie all’incontro con cinque giovani tunisini arrivati a Lampedusa, la vita sotto Ben Ali;
Viaggiatori e migranti, con i suoi 8 film, dà vita a una sezione speciale, riservata allo sguardo sull’Africa di registri italiani e africani emigrati in Europa. Viaggiatori e migranti si avvale di una giuria ad hoc, la Giuria del Cartello Nella mia città nessuno è straniero (coordinamento di oltre 50 associazioni veronesi che si propone di promuovere i valori dell’accoglienza, dell’incontro con l’altro e della valorizzazione delle diversità);
Eventi speciali cinema ha due film in programma: Africa united e The Rugged priest, Premio Verona a Zanzibar, il film di Bob Nyania – che sarà presente a Verona per la prima visione italiana della sua opera – racconta la storia del missionario americano John Anthony Kaiser, un uomo che rischia la vita per difendere i diritti della gente che incontra in Kenya.

Ad aprire la 31esima edizione sarà la prima visione italiana di Black Gold, del regista nigeriano Jeta Amata. Amata fa parte del gruppo di ospiti del Festival. Quest’anno infatti ad accompagnare i film in concorso ci saranno cinque registi e due critici di cinema provenienti da diverse aree di produzione cinematografica (Nigeria, Ghana, Kenya, Burkina Faso, Algeria, Tunisia, Senegal). (Sarà possibile intervistare gli ospiti previo contatto con l’ufficio stampa)

Tanti gli eventi che accompagnano le dieci giornate del Festival:
•una mostra d’arte contemporanea, L’abito è il monaco, dell’artista camerunense Afran, in esposizione, a partire da sabato 12 novembre, presso il Museo africano di Verona;
•tre incontri con gli autori dei libri: Le voci del silenzio (Giuseppe Carrieri); Camera Africa – Classici, noir e Hollywood e la nuova generazione del cinema delle Afriche (con Fabrizio Colombo, Vanessa Lanari, Annamaria Gallone, Tahar Chikhaoui); e 500 Storie vere (Isoke Aikpitanyi);
•due tavole rotonde sui temi di REVOLUTIONS : Cinema e Diaspora africana, con giovani registi che si occupano della Diaspora africana in Italia e nel cinema (Cedric Ido e Julius Amedume)e Africa Revolutions: primavere arabe e prospettive (con Moustafa El Ayoubi, Tahar Chikhaoui, Fabio Laurenzi e Raffaello Zordan;
•un evento dedicato al calcio africano (con Darwin Pastorin, Luigi Guelta, Raffaele Tomelleri e Giancarlo Beltrame).
Come ogni anno, a movimentare il dopo-Festival ci saranno gli Afroparty, serate di musica africana.

La 31esima edizione del Festival di Cinema africano conferma l’attenzione verso il mondo della scuola non solo portando le ragazze e i ragazzi al cinema, ma facendo entrare il Festival negli istituti scolastici. Quest’anno, oltre alle proiezioni mattutine previste nelle due sale della città, i film in concorso (per le scuole che ne faranno richiesta) saranno disponibili per essere proiettati direttamente in Aula Magna o in spazi scolastici dotati di videoproiettore. A oggi si ha conferma della presenza di oltre 2100 spettatori (tra studenti e docenti) del mondo della scuola veronese.

Per la prima volta il Festival di Cinema africano esce da Verona per arrivare in provincia. Grazie alla collaborazione con la sala cinematografica Mignon di Cerea, si potrà proporre fuori dalle mura scaligere un festival parallelo. Una selezione di film, preparata dalla Direzione Artistica in collaborazione con i promotori di Cerea, vuole offrire una proposta allettante con l’auspicio di coinvolgere, non solo Cerea, ma anche i paesi limitrofi. Un tentativo che in futuro potrebbe allargarsi a varie zone della provincia veronese per far conoscere maggiormente il cinema delle Afriche.

Il programma, il catalogo del Festival sono consultabili sul sito: http://festivalafricano.altervista.org/festival/?cat=28

Nessun commento:

Posta un commento