venerdì 21 ottobre 2011

Viva Haiti. Petra Bonometti si presenta

Petra Bonometti è la nuova cooperante di ProgettoMondo Mlal, responsabile del progetto Viva Haiti, per appoggiare i giovani di Fonds-Verrettes nella ricostruzione del territorio, in una zona montagnosa e quasi integralmente deforestata, e perciò estremamente vulnerabile alle piogge torrenziali. In qualche riga e un breve botta e risposta si presenta.

Mi chiamo Petra Bonometti, ho 30 anni e sono del lago di Garda, in provincia di Brescia. Dopo la laurea in Economia e Commercio e il lavoro in azienda e in facoltà, un periodo di volontariato in una casa d’accoglienza per donne maltrattate ha determinato la mia svolta verso il settore sociale.
La laurea in Scienze dell’Educazione e il lavoro nelle cooperative del bresciano, come educatrice sociale nell’ambito della protezione dei minori e del disagio adolescenziale, mi hanno offerto l’opportunità di stare a contatto con la realtà dell’immigrazione e del disagio sociale nel contesto locale. Tutto ciò ha aumentato la mia la curiosità per l'Altro, l’Altrove e l’AltroMondo, e la mia inquietudine per i problemi sociali del nostro tempo. Così, nel 2008, ho lasciato casa e lavoro per trasferirmi in Spagna, dove ho iniziato a collaborare con varie organizzazioni non governative. Poi, attraverso un Master in Gestione della Cooperazione allo Sviluppo all’Università di Granada, nel 2010 sono partita per il Perù con una borsa di studio finanziata dall’Agenzia di cooperazione andalusa. Huancavelica, la regione più povera del paese, a 3.700 metri tra le Ande Centrali del Perù, è stata la mia dimora durante quest’ultimo anno e mezzo. Terminata la pratica sul campo, sono stata assunta dall’ong spagnola con cui avevo svolto l’apprendistato, dapprima come rappresentante regionale e poi come coordinatrice nazionale dell’area progetti. Adesso ProgettoMondo Mlal. E Haiti.


Cosa ti ha spinto ad aderire a ProgettoMondo Mlal?

Sono approdata a ProgettoMondo Mlal attraverso la collaborazione professionale con uno dei suoi cooperanti storici più significativi, e rappresentante Mlal in Perù. Grazie a Mario Mancini (e poi alla vice-presidente, Ivana, incontrata a Lima durante una sua missione), ho infatti potuto conoscere ProgettoMondo Mlal, la sua organizzazione, la sua filosofia e metodo di lavoro. Così, quando si é aperta la possibilità di lavorare ad Haiti, non é stato difficile prendere una decisione. La mia precedente esperienza nella cooperazione internazionale, mi ha fatto maturare alcune concezioni e riflessioni che ho sentito di condividere profondamente con ProgettoMondo Mlal.
Cosa ti aspetti da questa esperienza professionale?
Credo che attraverso questa collaborazione con ProgettoMondo Mlal ad Haiti avrò l’opportunità di imparare molto, sia rispetto alla realtà che mi attende, così indubbiamente diversa dalle Ande peruviane, sia rispetto al tipo di ruolo (dalla supervisione alla co-gestione diretta), sia rispetto al lavoro d’equipe con i miei colleghi in Haiti e d’oltre-oceano. Spero che riusciremo a instaurare una cooperazione proficua capace di avvicinare Haiti e l’Italia, e di dar coerenza all’implementazione in terreno, la gestione dalla sede e l’azione di comunicazione e sensibilizzazione verso i nostri connazionali non del settore.
Come ti proponi di contribuire al nostro ProgettoMondo Mlal?
In molti hanno tentato di spaventarmi prima della partenza: ma forse, per un difetto di umiltà, nell’ambito di ciò di cui ho paura (l’imprevedibilità degli eventi risiede fuori dal nostro raggio d’azione, quindi è inutile temere ciò su cui non possiamo influire) più che Haiti in sé (e, d’altro canto, Haiti suona incantevole come un miraggio), mi intimorisce il compito e la responsabilità cui vado incontro, che comunque affronterò, offrendo ciò che ho appreso nelle mie esperienze professionali precedenti nella cooperazione (internazionale e non).
Ma soprattutto credo che siano la determinazione e la professionalità, unite ad empatia, umiltà, ironia (e auto-ironia), curiosità umana, e a una visione integrale e ampia dello sviluppo, gli ingredienti importanti per affrontare una realtà sempre mutevole, spesso contraddittoria e mai certa. In fondo, mi sono sempre sentita meravigliata da luoghi meno comuni e più feroci.

3 commenti:

  1. Anonimo27.10.11

    In bocca al lupo Petra!
    Ilaria

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  2. Ti auguro una splendida e proficua esperienza per te e per tutti coloro con i quali entrerai in contatto nella tua attività di cooperante.
    In bocca al lupo. Mamma

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  3. In bocca al lupo per la nuova avventura e buon lavoro!

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