giovedì 9 giugno 2011

Una tassa per combattere povertà e cambiamenti climatici

Nei giorni dei negoziati ONU sui cambiamenti climatici (UNFCC) che si sono tenutiin questi giorni a Bonn, la FOCSIV presenta il documento dal titolo La Tassa sulle transazioni finanziarie (FTT) per le persone e il pianeta realizzato dalla FOCSIV nell'ambito delle attività con CIDSE, la rete internazionale di 17 agenzie di sviluppo cattoliche legate alle Conferenze Episcopali di Europa e Nord America di cui FOCSIV è il membro italiano. Una sintesi del lavoro parallelo, giustizia climatica e risorse per lo sviluppo, portato avanti da tempo dalla Federazione sia in ambito nazionale che internazionale.
Il documento spiega come la FTT potrebbe contribuire a risolvere il problema dei cambiamenti climatici senza intaccare in alcun modo il portafoglio dei cittadini contribuenti. "Nonostante il termine tecnico un po' da esattori, questa tassa è diversa da tutte le altre e potrebbe addirittura aiutare a risolvere alcune delle sfide globali attuali - dice Sergio Marelli, Segretario Generale della FOCSIV - non solo indicando la via d'uscita dalla crisi economica, ma anche indicando come affrontare un problema che il nostro modello economico ad alto impatto ambientale ha contribuito a creare: i cambiamenti climatici". Si calcola, infatti, che la FTT se introdotta a un tasso dello 0,05% potrebbe raccogliere oltre 660 miliardi di dollari all'anno e potrebbe contribuire a stabilizzare i mercati finanziari e a ridurre la speculazione. Il tutto senza alcun costo aggiuntivo per i contribuenti, interessando soprattutto gli scambi a breve termine che non hanno alcun valore aggiunto per l'economia reale. Studi condotti nel 2010 dal Fondo monetario internazionale e dalla Commissione europea dimostrano con chiarezza l'affidabilità della FTT. Tuttavia molti politici e industriali la ritengono ancora non fattibile.
Per sostenere la portata delle ricadute positive che questa tassa potrebbe avere, la FOCSIV - da sempre impegnata in azioni volte alla ricerca e allo studio di fonti alternative di finanziamento come le campagne Tobin Hood: una tassa per lo sviluppo, Zerozerocinque e Crea un clima di giustizia - con questo documento ribadisce che sono i più poveri a soffrire maggiormente, ma i cambiamenti climatici riguardano tutti. "Quando le scorte di cibo e i mezzi di sussistenza sono minacciati da inondazioni e siccità, le famiglie più povere, incluse quelle con bambini e guidate da donne, non hanno ammortizzatori. È questo il prezzo che accettiamo di pagare per mantenere i privilegi dei pochi che beneficiano delle speculazioni?" chiede Marelli.

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