mercoledì 22 dicembre 2010

HAITI, Aspettando il secondo turno

Il Paese si trova in un periodo cruciale della sua storia: le elezioni presidenziali (nonché legislative), tutt’ora in corso, costituiscono un test di democrazia, per un Paese che può dirsi mai totalmente uscito dai regimi dittatoriali o corrotti.
Il punto è scegliere il presidente che dovrà poi assumersi il grave incarico di rilevare un Paese distrutto dal terremoto e colpito dall'epidemia di colera, e più generalmente un Paese da riportare sulla via dello sviluppo responsabile a tutti i livelli (di governance, amministrazione, economia, agricoltura, ambiente, ecc).
Le elezioni presidenziali si giocano principalmente tra 3 candidati. I primi 2 hanno passato il primo turno delle elezioni con la proclamazione dei risultati il 7 dicembre... Ma in questi giorni le contestazioni del popolo sono numerose, moltissime sono le denunce di irregolarità e le richieste di annullare i risultati o di riammettere il terzo candidato nella gara.
Mirlande Manigat, 70 anni, già firstlady e docente di giurisprudenza, ha ottenuto il 31% dei voti. Si presenta come leader dell'opposizione, facendosi forte di una grande conoscenza degli affari istituzionali e della comunità internazionale, e perfino di un’immagine di “nonna affettuosa” che piace al popolo.
Dall’altra parte, il candidato ingegnere Jude Célestin, 49 anni, che ha ricevuto il 22,48% dei voti. Si tratta del candidato scelto dal presidente uscente, René Préval. Gravi sospetti aleggiano però attorno alla sua persona, come nel caso dell’accusa di avere dato spazio a nuovi gruppi armati, al fine di creare tensione e favorire la sua elezione.
Infine, il candidato favorito dei giovani, Michel Martelly, cantante di «kompa» music, famosissimo con il nome d’arte di Sweet Mickey. Martelly ha perso il primo turno con 21,84% dei consensi.
Moltissimi gli episodi di broglio denunciati. E numerosi i casi di violenza seguiti alla publicizzazione dei risultati, le manifestazioni e i picchetti organizzati un po’ in tutto il Paese. Il 20 dicembre il Consiglio elettorale si pronuncerà sulle contestazioni elettorali, sottofondo di tutte le nuove tensioni nel Paese, tra un’epidemia crescente e l'attesa ansiosa del secondo turno fissato per il 16 gennaio 2011.

Nicolas Derenne,
ProgettoMondo Mlal Haiti

Nessun commento:

Posta un commento