martedì 28 dicembre 2010

Argentina: Menéndez e Videla condannati

Il 22 dicembre scorso Córdoba è stata teatro di un'ulteriore vittoria per la giustizia argentina.
L’ex dittatore Jorge Rafael Videla e il capo della polizia segreta di Córdoba Luciano “la iena” Menendez, colpevoli delle torture e della morte di migliaia di attivisti e oppositori politici nel corso della tremenda dittatura argentina dal 1976 al 1983, sono stati nuovamente condannati all’ergastolo.
In questo caso specifico sono stati giudicati per avere ordinato la cattura, la tortura e la morte di 31 prigionieri politici nella provincia di Córdoba nel 1976.
La storica sentenza è stata letta di fronte a molti genitori e parenti dei desaparecidos, che hanno mostrato con orgoglio le foto in bianco e nero dei propri figli, fratelli, parenti assassinati dal governo militare nel corso della guerra sporca, quando il governo dittatoriale, con la scusa di lottare contro la guerriglia, colpì migliaia di persone innocenti perseguendole per le proprie idee.
Il risultato finale è stata la scomparsa di circa 30.000 persone, che oggi hanno almeno la soddisfazione di veder trionfare la giustizia su coloro che li hanno calpestati.
Videla e Menendez sono stati condannati con altri 14 militari, tutti accusati di aver partecipato ai tremendi fatti.
Il primo andrà a scontare la pena direttamente in un carcere comune, mentre il secondo dovrà sottoporsi a un esame medico per valutare se sia in grado o meno di sopravvivere all’interno di una struttura detentiva.
Purtroppo, nell’ultimo discorso prima della sentenza, entrambi gli accusati hanno nuovamente affermato la propria innocenza davanti alle accuse rivolte, insistendo in un’attitudine che non hanno mai cambiato in questi anni di processo.
Non vi è pentimento da parte loro, ma la giustizia almeno oggi ha trionfato. Un passo in avanti per tutto il Paese e per i diritti umani è stato fatto.

Nicola Bellin
ProgettoMondo Mlal Argentina


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