giovedì 16 settembre 2010

Premio Nada a Danila Pancotti, donna di rete e cooperazioni

Animazione sociale e sostegno a emarginati, contadini e donne del sud del mondo, oltre alla valorizzazione di chi è immigrato su suolo italiano. Ambiti in cui Danila Pancotti, piacentina doc, nata a Rivergaro, si trova perfettamente a suo agio, grazie a un lavoro di educatrice ormai decennale e all'enorme esperienza acquisita nell'ambito della cooperazione allo sviluppo.
Per questo la Consulta Immigrazione e Mondialità del Comune di Piacenza ha deciso all'unanimità di assegnarle il premio Nada 2010, la cui cerimonia si svolgerà il 28 settembre al cinema Iris, dopo la proiezione delle 21.15 del documentario “Manoorè” di Daria Menozzi: un’opera sul lavoro nell’epoca della globalizzazione attraverso la voce di tre donne sindacaliste Awa, Rita e Catherine provenienti dal Senegal, dal Brasile e dalla Malesya.

Partita nel 1989 per un programma di ProgettoMondo Mlal in una delle zone più povere del nord-est brasiliano (a Picos nel Piauì), Danila ha collaborato con varie organizzazioni sociali a scopo umanitario e lavorato in sinergia con le organizzazioni dei quartieri e il Movimento popolare di salute (Mops) sia come educatrice che come animatrice sociale.
Dopo il rientro a metà degli anni '90 - e una pausa in Italia in cui ha messo in campo le sue doti nel lavoro di rete impegnandosi soprattutto nell'ambito dell'educazione allo sviluppo - è del 2000 la seconda esperienza in America Latina, questa volta in Ecuador, dove rimane fino al 2003, al fianco di contadini e donne, e per la costruzione di un acquedotto.
Proprio in quel periodo (nel 2001), l'amministrazione provinciale di Piacenza sceglie di riservarle il Premio per la Pace, appena istituito, intitolato alla memoria di Livia Cagnani.
Seguono anni in cui Danila, dopo aver fondato il gruppo ProgettoMondo Mlal di Piacenza, ha continuato a svolgere - come tutt'oggi continua a fare - le sue attività nel campo del sociale, mettendo insieme e collaborando con diverse realtà del territorio.
Tra queste anche il Tavolo della Pace, cui partecipa attivamente anche per quanto riguarda i progetti di sensibilizzazione dei giovani piacentini che più di una volta ha accompagnato in Brasile, in visita ai programmi di sviluppo di ProgettoMondo Mlal.
Iniziative nelle scuole, sinergie tra diocesi e sindacati, promozione di scambi. Un lavoro portato avanti sempre con il massimo dell'entusiasmo e dell'impegno, senza mai tralasciare di valorizzare e fortemente coinvolgere gli immigrati presenti sul territorio piacentino, latinoamericani e non solo.

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