lunedì 10 maggio 2010

Studenti in scena: "Nel mio teatro nessuno è straniero"

Accertatori di sosta africani e uomini d’affari stranieri, di passaggio su una panchina della città insieme ad anziane timorose e adolescenti annoiati. Una trovata divertente e ironica per invertire o restituire ruoli, e porre l’attenzione sul significato della parola confronto. Uno spettacolo teatrale –“la panchina” appunto – nato da un laboratorio del regista Alessandro Anderloni per essere inserito nella mini rassegna che verrà portata in scena al teatro Stimate il 15 e il 16 maggio su iniziativa del cartello di associazioni “Nella mia città nessuno è straniero” di cui ProgettoMondo Mlal fa parte.
Ed è proprio la nostra organizzazione ad aver proposto , per l’unico degli spettacoli di Anderloni ancora tutto da mettere in piedi, di realizzare il percorso teatrale con gli adolescenti dell’istituto professionale Enaip: una ventina in tutto e figli di genitori provenienti da diverse parti del mondo.
La diversità di culture che caratterizzano chi frequenta l’Enaip – dove ProgettoMondo Mlal ha già attivato percorsi di formazione e sensibilizzazione da 2 anni a questa parte - ha reso quindi ancora più vivace e interessante la nascita dello spettacolo “La panchina” che, come facilmente intuibile, prende spunto da quelle antibivacco inserite nei giardini di Verona dall’ultima amministrazione.
Da novembre a maggio i giovani studenti hanno partecipato attivamente alla nascita dello spettacolo, con suggerimenti, impulsi , trovate e riflessioni tutte finalizzate a mettere in scena quel messaggio di fiducia e di speranza sulle possibilità dell’incontro con l’altro, che stanno a cuore alle associazioni che compongono il Cartello.

Ma il programma, che vede il sostegno del Centro servizi per il volontariato di Verona, è fitto di appuntamenti e vede coinvolti anche bambini e adolescenti di altre scuole.
Si parte alle 17 di sabato con la prima C della scuola elementare Giuliari di Borgo Roma e la partecipazione del coro Andabatanda, che metteranno in scena "Zeno il pescatore". Se un giorno in riva all'Adige, nel cuore di Verona, un pescatore nero venisse per pescare...
Alle 21 tocca appunto a "la panchina”, mentre domenica tornano sul palco i più piccoli, questa volta di quarta, della scuola elementare Massalongo di Veronetta che, alle 15, si cimenteranno nella rappresentazione di "Bertoldo alla corte del re". Un povero, brutto furbo straccione. Un ricco, potente stupido re. A Verona, 1500 anni fa.
A seguire – alle 17 - va di scena il gruppo teatrale della Scuola Media Fincato Rosani di Borgo Venezia con "Quando Verona l'era un paese" per ritornare a 50 anni fa, quando Verona era un po' più povera, un po' più sorridente, un po' più solidale.

Una serie di spettacoli, tutti a ingresso libero, che porteranno sul palco dello Stimate piccole compagnie teatrali costituite con veri e propri laboratori culturali per affrontare, con varietà di linguaggi e con la leggerezza dell’ironia, il tema della diversità e dell’essere straniero. Straniero non solo nel senso di chi è immigrato da un altro paese, ma anche chi è oggetto di pregiudizi per la sua diversità sociale, generazionale o di genere.

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