sabato 16 gennaio 2010

HAITI OGGI: pensare a ricostruire

“… qualcosa mi dice che, nonostante l’ONU parli della peggiore catastrofe degli ultimi tempi, verrà anche dimenticata presto…". Così chiude la sua nuova mail, arrivata miracolosamente oggi, Nicolas Derenne. A 5 giorni dal terremoto che ha sconvolto Haiti e ne ha decimato la popolazione, anche Nicolas ha perso il suo proverbiale ottimismo.
Racconta infatti: “La situazione sanitaria è grave e peggiora di ora in ora. La situazione è davvero molto confusa, ed è un puro caso che io abbia trovato un’altra connessione internet...”.
Perciò ne ha approfittato immediatamente per fare arrivare al suo coordinatore di area, di base a Managua, in Nicaragua, le prime informazioni raccolte pensando al domani. Il piccolissimo seme su cui provare a fare rifiorire la speranza.
E riferisce: “Ieri parlavo con il figlio di Suzy (Castor, direttrice del Cresfed, nostro partner ad Haiti, ndr.) che è architetto. Loro stanno pensando a organizzare dei corsi per formare la gente su buone tecniche di ricostruzione, facili da usare, solide, che costino poco. Come ricorderai, lui ha già costruito molte cose con materiali di recupero. Adesso sta riattivando un contatto con un americano che lo può aiutare con la sua associazione. Presto mi saprà dare più informazioni. Formare le persone potrebbe servire molto anche ai più poveri; perché ovviamente saranno loro gli ultimi assisti, dopo i bianchi, i funzionari dei ministeri, i ricchi, ecc.
Ricostruire scuole... Non so ancora nulla sulla situazione degli edifici di Leogane.... sicuramente la situazione è grave. Anche a Jacmel è grave. Ora provo a mandare una mail per sapere di più…”.
Tra le righe della sua mail pare di vederlo. Febbrile, appassionato che salta di qua e di là col suo fisico agile e nervoso. Scava con le mani, chiede, cerca, consola un’amica… corre in ciò che rimane della sede dell’Onu, partecipa alle riunioni, cerca di raccogliere documenti, pezze, storie, notizie del suo Progetto. Sa che da un momento all’altro sarà rimpatriato insieme agli altri stranieri accampati nell’ambasciata francese. E cerca di capitalizzare ogni istante, ogni spunto, notizia, che possa essere di un qualche interesse per il futuro di questa popolazione ancora una volta battuta, schiacciata, e sola.
Nicolas Derenne, coordinatore del Progetto Piatto di Sicurezza, praticamente arrivato a suo compimento proprio nelle scorse settimane, pensa già a quello che potremo fare con i fondi raccolti in queste ore. Vuole stringere contatti, raccogliere indirizzi, nomi, indicazioni che torneranno utili una volta rientrato in sede in Italia. Perché sa che poi sarà difficile comunicare con Haiti. La sua Haiti di cui parlava sempre con un affetto da padre, quasi. Proprio per sottolinearne la fragilità estrema. E lo stato di solitudine, di vergognoso abbandono da parte della comunità internazionale.
Ma è presto. Oggi – lo sappiamo anche noi dalle immagini e notizie che ci rimbalzano continuamente dai teleschermi e dalla rete - è troppo presto. Oggi si possono solo raccogliere notizie, mettere da parte fondi, e come fa lui raccogliere nuovi contatti preziosi tra la popolazione, per promuovere al più presto un progetto di ricostruzione.
ProgettoMondo Mlal ha già deciso in queste ore che, se gli aiuti della solidarietà ci sosterranno, vuole costruire scuole. Perché ridiano speranza, forza e serenità ai bambini e adolescenti rimasti orfani; perché costituiscano dei nuovi spazi anche fisici di accoglienza, incontro, aiuto.
Sarà forse a Leogane, dove ProgettoMonodo Mlal lascia oggi il cuore e tanti amici, sarà a Jacmel, a Fonds Verettes (dove in marzo doveva partire un secondo progetto, Viva Haiti! Per la prevenzione contro i disastri naturali, ndr.), sarà altrove. Dove sapremo che la popolazione ha più bisogno di strutture scolastiche. Dove sapremo esserci veramente, dove sappiamo di potere contare su partner solidi e coraggiosi, e soprattutto particolarmente bisognosi del nostro sostegno.

Per partecipare alla costruzione delle nuove scuola, aiutaci a creare un fondo:

Versa, intestando a ProgettoMondo Mlal, a
Banca Popolare Etica
IBAN IT 07 J 05018 12101 000000511320

Bollettino postale n. 12808374 (causale emergenza Haiti)

Carta di credito a questo link https://vpos.bancaetica.com/mlal?cam_rid=246

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