mercoledì 14 ottobre 2009

Fermare la fame a partire dai piccoli produttori

Quasi un sesto dell'intera popolazione mondiale (pari a 1,2 miliardi di persone) è malnutrita o soffre la fame. È quanto emerge dal nuovo rapporto della FAO “Lo stato dell’insicurezza alimentare nel mondo”, che rileva un aumento di popolazione sottonutrita anche nei paesi sviluppati.
“Numeri dietro cui stanno le facce di altrettanti esseri umani, uomini donne e bambini, a cui la società civile e le istituzioni devono delle risposte”, ha dichiarato Sergio Marelli, direttore generale della Focsiv che, proprio nei giorni scorsi ha presentato il documento “Risposte alla crisi alimentare mondiale e raccomandazioni per il futuro”.
L'aumento delle persone malnutrite anche nei paesi sviluppati è dovuto soprattutto alla crisi economica-finanziaria e all'innalzamento dei prezzi, che rendendo l’accesso al cibo sempre più caro, hanno portato sempre più persone a ridurre la diversificazione nella dieta. Una tendenza che, secondo il direttore generale della Focsiv, Sergio Marelli, era già iniziata prima della crisi. Spiega Marelli: “Politiche agricole miopi, politiche commerciali ingiuste, la pressione verso un modello di produzione industriale e destinato all’esportazione, il vuoto nella governance riempito da istituzioni finanziarie internazionali che hanno incentivato la riduzione degli investimenti nel settore agricolo, hanno creato le condizioni perché questa crisi esplodesse senza che i paesi avessero gli strumenti per arginarne gli effetti”.
L’agricoltura rappresenta l’attività principale nei paesi in via di sviluppo e un settore che può fare da volano all’economia di un paese se solo si investissero maggiori risorse. La stessa FAO lo afferma nel suo rapporto. “Sostenere che ci sia bisogno di maggiori investimenti, però, non vuol dire che per combattere la fame nel mondo si deve puntare sull’aumento di produttività, ottenibile con sistemi di produzione intensivi, utilizzo massiccio di fertilizzanti e pesticidi, ed eventualmente impiego di sementi transgeniche” specifica Marelli.
Piuttosto significa ridare il giusto peso all’agricoltura nelle politiche pubbliche investendo per garantire ai piccoli produttori di cibo le condizioni per produrre.

In occasione della settimana dell’Alimentazione e in particolare della Giornata Mondiale per l’Alimentazione del 16 ottobre, la FOCSIV e i suoi organismi associati partecipano all’iniziativa IO FACCIO LA CENA GIUSTA di Fairtrade Italia. “Attraverso tutte queste iniziative vogliamo sottolineare che non si può più ignorare la confluenza della crisi alimentare con quella economica e climatica", dichiara ancora Sergio Marelli.

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