lunedì 21 settembre 2009

Quando la memoria è riconciliazione civile

Quando la memoria privata si fa memoria pubblica e collettiva, anche il dolore si fa un po’ meno insopportabile. Il ricordo comune dà nuova speranza e a volte riconcilia passato e presente, riavvicina vittime e carnefici, e nel suo diventare pubblico allontana altro male e altro dolore.
Questa la chiave di lettura con cui ProgettoMondo Mlal ha avviato un progetto nella regione di Ayacucho in Perù, zona tra le più colpite dal ventennio di conflitto armato che in questo Paese dell’America latina, tra il 1980 e il 2000, ha contato più di 60 mila morti. Qui, oggi, l’obiettivo è la ricostruzione del tessuto sociale e politico della regione. In particolare il progetto “Yunanapaq, per non dimenticare” vuole assicurare sostegno e attuazione ai Piani integrali di riparazione promossi, al termine del conflitto armato, dal Rapporto della Commissione della Verità e Riconciliazione Peruviana.

Questa esperienza di ricerca e cooperazione sulla memoria sarà condivisa sabato 26 settembre alle 17 al Festival del Diritto di Piacenza, grazie alla presenza di due testimoni particolari. Quella di GABRIELLA CITRONI, dottore di ricerca in Organizzazioni Internazionali all’Università di Teramo e autrice, oltre che di numerosi articoli, del libro “L’orrore rivelato: l’esperienza della Commissione della Verità e Riconciliazione in Perù: 1980-2000”, (Giuffrè, 2004). E quella di IVANA BORSOTTO che, dopo un’esperienza da coordinatrice del Forum Italia-Perù, è oggi vicepresidente di ProgettoMondo Mlal.

Il progetto Yunanapaq prevede - oltre all’apertura di 20 biblioteche rurali e all’avvio di microimprese giovanili, il supporto alle amministrazioni locali per l’implementazione di politiche di sviluppo e campagne di iscrizione anagrafica per gli indocumetados. Tra gli interventi anche l’allestimento di un Museo della Memoria e la creazione di un Registro Provinciale delle vittime della regione di Ayacucho in Perù.
Punto di partenza per lo sviluppo di questo Programma, la consapevolezza di quanto “ricostruire la memoria” sia soprattutto un compito pubblico, cioè delle istituzioni nazionali e locali, come del resto ricorda la Commissione della Verità e della Riconciliazione. Non dimenticando che la memoria è anche compagna quotidiana di ciascun cittadino che, rispetto a un certo passato così doloroso e colmo di violenza, deve potere trovare la forza per far riaffiorare il ricordo e l’esperienza di quegli anni e affidarli alla comunità per farli diventare, appunto, memoria comune. Così da gettare le basi per una riconciliazione autentica.
In questi anni il Programma Yunanapaq ha coinvolto almeno 800 persone, vittime dirette o indirette della violenza. Orfani di padre o madre desaparecidos, donne violentate, donne e uomini torturati. Davanti agli occhi ce ne appaiono moltissimi: a partire dal sindaco attuale di Huanta, il cui fratello giornalista fu ucciso in un’imboscata di militari nel 1987. Ma anche il sindaco attuale di Iguaín, il cui zio e già sindaco fu assassinato in piena piazza da Sendero Luminoso nel 1988. Per continuare con Feliciana, di Huamanguilla, donna dinamica e attiva, il cui papà desaparecido e la mamma tra le vittime di stupro, e concludere con una testimonianza di una vittima particolare, oggi simbolo di speranza per tutta la regione: quella di Ruth, 25 anni, il cui papà, maestro, fu arrestato e mai più visto tornare, quando lei aveva solo 5 anni. Da allora, per 20 anni, Ruth ha consacrato ogni suo singolo giorno alla ricerca di quel passato diventando, non solo Presidente della Rete provinciale delle associazioni di vittime della violenza, ma anche la responsabile del Museo della Memoria Yuyanawasi: un museo fatto di oggetti personali quotidiani e foto di persone morte o fatte sparire da Sendero Luminose o l’Esercito.

A queste e altre storie, sarà dedicato l’appuntamento del 26 settembre a Piacenza, quale esempio anche di riconciliazione tra Pubblico e Privato, tema appunto di questa seconda edizione del Festival che si svolgerà dal 24 al 27 settembre.
Storie che ProgettoMondo Mlal ha in parte già raccontato anche nel video documentario "Il futuro nei ricordi", girato da Luci nel mondo nei distretti peruviani di Ayacucho e Huanta.

Nessun commento:

Posta un commento