mercoledì 16 settembre 2009

Burkina: Quando istruzione significa salute

In questa prima settimana di ripresa dell'anno scolastico, ProgettoMondo Mlal racconta le sue attività di sostegno all'istruzione in alcuni paesi dell'America Latina e dell'Africa, dove il diritto all'istruzione viene spesso negato o si traduce, come in Burkina Faso, nella necessità di garantire ai piccoli studenti le condizioni igieniche necessarie a trovare nella scuola un ambiente idoneo allo studio.
In Burkina il problema dell'analfabetismo riguarda ancora la gran parte della popolazione. Secondo stime Unicef, nel periodo 2000 – 2007, solo il 29% degli adulti risultava essere alfabetizzato e, nello stesso periodo, tra i bambini è stato stimato un 47% di scolarizzazione a livello di scuola primaria. Un dato che però considera tutti i bambini che più o meno hanno frequentato la scuola senza necessariamente terminare il ciclo e che scende a circa il 36% se si considera chi ha terminato almeno il primo ciclo scolastico. Solo il 31% circa è di sesso femminile.
La scolarizzazione delle bambine è ancora un obiettivo difficile e lontano da raggiungere: sono più utili a casa, ad occuparsi dei fratelli più piccoli e dei lavori di casa (in particolare l'approvvigionamento d'acqua). Non è secondario (anche se meno dichiarato come ostacolo) il fatto che "non serve che una femmina vada a scuola". Come in tutte le culture in cui la dominazione maschile è ancora preponderante, l'empowerment delle donne (cominciando dall'educazione delle bambine) non è vista troppo di buon occhio: incide fortemente nel rapporto tra i sessi e nel tempo mette i discussione i rapporti di subordinazione. E l'alfabetizzazione è sicuramente uno strumento di empowerment per le donne.
ProgettoMondo Mlal lavora in Burkina Faso dal 2004 con progetti integrati che prevedono percorsi di alfabetizzazione delle donne adulte. A questi corsi non è purtroppo raro che si trovino iscritti ragazzini che hanno abbandonato il percorso scolastico ordinario e che cercano di avere un minimo di conoscenza della scrittura e della lettura almeno in lingua dioula o lobiri, le due lingue nazionali con cui lavora l'associazione. Un problema, dal punto di vista didattico, visto che l'apprendimento e la pedagogia di apprendimento non sono uguali per adulti e bambini, ma del resto l'unica possibilità per molti ragazzi di poter migliorare la loro istruzione.
Nel 2008 ProgettoMondo Mlal ha avviato in Burkina anche interventi nelle scuole primarie, per contribuire a promuovere due aspetti fondamentali: l'igiene e l'uso corretto dell'acqua.
Secondo l’OMS nel mondo più di 10 milioni di bambini muoiono ogni anno a seguito del consumo di acqua insalubre e per le cattive condizioni sanitarie; contemporaneamente si stima che l’80% delle malattie sia dovuto alla cattiva qualità dell’acqua. Ciò incide negativamente sulla loro salute, sicurezza e istruzione: dove non esistono servizi igienici di base le bambine spesso non frequentano la scuola.
Gli interventi nelle scuole prevedono quindi la costruzione o la ristrutturazione di latrine e la messa a disposizione di lavamani prossimi alle latrine per poter garantire un servizio igienico di base. Ma non è tutto.
L'associazione è anche impegnata in un percorso di "autocoscienza" strutturato in due fasi. In una prima fase, chiamata “fotografiamo le situazioni positive e negative dell'igiene nella nostra quotidianità”, i bambini sono chiamati a immortalare, attraverso scatti fotografici, le condizioni positive e auspicabili e le condizioni negative e deprecabili dei propri villaggi rispetto alle questioni legate all'igiene e all'acqua. Quindi, tramite un percorso di autoconoscenza e autocoscienza, i bambini sono invitati a descriversi e rappresentarsi. Questo percorso dovrebbe portare a rappresentare una bambina e un bambino in un mondo tridimensionale, ambasciatori di tutti i bambini coinvolti nel progetto. La rappresentazione sarà affidata a due avatar che percorreranno i terreni liquidi di second life per interagire con le comunità adulte del nord. Un'iniziativa quest'ultima, che è stata nominata "Rovesciare il mondo" e si inserisce in un progetto più ampio (“A Si Jiwe, alla ricerca del benessere”), che ProgettoMondo Mlal sta realizzando nella regione del Sud-Ouest del Burkina Faso.
"Rovesciare il mondo" si collega a un altro progetto più globale: acquerelli per non sprecare la vita/il perché dell’H2O, due modi per progettare un futuro, che il network Solstizio ha iniziato dal 2006 e con cui ProgettoMondo Mlal è entrato in partenariato per un’azione di arte globale, ideata da Giuseppe Stampone sulla sensibilizzazione al corretto uso delle risorse idriche.

E a proposito di piccoli alunni, ProgettoMondo Mlal proprio quest'anno ha realizzato un fotoracconto su una bambina burkinabè: “Un giorno con Iko”. Con la sua storia, raccontata in prima persona attraverso le immagini della sua casa, della sua famiglia, della strada dove gioca, della classe e dei compagni con cui studia, Iko fa conoscere a noi, e ai suoi coetanei italiani, un modo diverso di vivere la famiglia, lo studio e il divertimento.

Marina Palombaro, cooperante ProgettoMondo Mlal in Burkina Faso

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