lunedì 28 settembre 2009

In Honduras tra repressione, divieti e coprifuoco

A 3 mesi esatti dal colpo di stato in Honduras, il dialogo richiesto a gran voce da Zelaya e Micheletti è in un vicolo cieco.
Ieri, 27 settembre, il governo di Micheletti ha impedito l’ingresso al Paese a 4 funzionari della OSA (Organizzazione degli stati Americani) che avrebbero dovuto anticipare la missione dei ministri degli esteri di alcuni paesi dell’America Latina: missione auspicata da Micheletti qualche giorno fa in una dichiarazione televisiva.
L’attuale governo, inoltre, sempre il 27 settembre ha emesso un decreto presidenziale che limita i più elementari diritti dei cittadini e che, secondo alcuni giuristi, viola la costituzione.
Tra le proibizioni figurano il divieto di manifestare se non previa autorizzazione della polizia e dell’esercito; il divieto di riunirsi se non in possesso dell’autorizzazione concessa dalle forze di polizia; il divieto a televisioni, radio e giornali di esprimere giudizi rispetto a funzionari pubblici e del governo.

Il governo usurpatore ha emesso anche un avvertimento-minaccia nei confronti del governo del Brasile che, entro 10 giorni, dovrà decidere lo status che avrebbe Zelaya, asserragliato da circa una settimana all'interno della sua ambasciata.
Dice Micheletti: “se la nostra richiesta non avrà risposta, saremo obbligati ha prendere misure addizionali conformi al diritto internazionale", senza precisare in dettaglio in cosa consisteranno queste misure.
La risposta del Presidente del Brasile Lula è stata tempestiva e puntuale: “Non accetto ultimatum da parte di un governo instaurato con un colpo di stato. Zelaya è il Presidente legittimo dell’Honduras e il suo status è di ospite dell’ambasciata del Brasile”.

Alle 16 del pomeriggio di domenica 27 settembre il governo di Micheletti ha decretato il coprifuoco a partire dalle 21 fino alle 5 del mattino di lunedì 28. Tutto ciò per bloccare le migliaia di persone che si stanno muovendo verso la capitale Tegucigalpa, che dovrebbero partecipare a una grande manifestazione prevista appunto per lunedì.

PINO DE SETA, responsabile del progetto Giovani per lo Sviluppo

Il 25 settembre De Seta ha rilasciato una breve intervista a Radio Vaticana:

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