venerdì 25 settembre 2009

Honduras, tra coprifuoco e un inizio di dialogo

Giorni tesi in Honduras dopo il rientro del presidente Zelaya. Il movimento della resistenza a favore di Zelaya ha intensificato la lotta e le manifestazioni, sfidando il coprifuoco decretato per circa 48 ore dal governo di Micheletti.
Centinaia i feriti e gli arresti, e tre i morti accertati.
Il Paese sta vivendo una repressione assurda da parte delle forze della polizia e dell’esercito, che ha tentato di penetrare nell’ambasciata del Brasile dove è rifugiato Zelaya.
Alla prima sospensione del coprifuoco i cittadini si sono riversati nelle strade, correndo verso supermercati, banche, distributori di benzina, facendo incetta di prodotti alimentari, benzina, gasolio. Per tutta la giornata di ieri, durante la quale il copri fuoco è stato sospeso per 5 ore, la vendita di carburante è stata razionata a soltanto 250 lempiras a persona, equivalente a circa 10 euro.

Anche la comunità internazionale si è espressa duramente contro l’attuale governo. Per pura coincidenza proprio in questi giorni si è svolta l’assemblea dell’ONU che - con la partecipazione di capi di stato e di governo - si è espressa a favore del rientro immediato alla presidenza di Zelaya.
Ma ieri sera (24 settembre) ancora un cambio improvviso. Il vescovo di Tegucigalpa, monsignor Pineda, ha visitato Zelaya dando inizio al tanto agognato dialogo. Da ricordare che la chiesa honduregna, attraverso il Cardinale Rodriguez, ha sostenuto il colpo di stato e fortemente criticato Zelaya.
Dopo la visita del vescovo, anche i 4 candidati alla presidenza - Elvin Santos del Partito Liberale, Pepe Lobo del Partito Nazionale, Bernard Martinez del Partito di Unificazione Democratica e Felicito Avila della Democrazia Cristiana (tutti e 4 collusi o complici del colpo di stato del 28 giugno) - sostengono che l’unica via d’uscita è il dialogo, la concertazione.
Sembrerebbe, da prime indiscrezioni, che sia stato preso come punto di riferimento l’accordo di San José, in cui si indicava il rientro di Zelaya alla presidenza.
Il dialogo è iniziato, speriamo che non sia tra sordi.

PINO DE SETA, responsabile del progetto Giovani per lo Sviluppo che si svolge nel Dipartimento del Valle, a sud dell'Honduras

Ascolta l'intervista di Radio Vaticana a Pino De Seta:

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