lunedì 10 agosto 2009

Gli adolescenti brasiliani e le morti per omicidio, un nuovo indice

Gli omicidi, spesso con armi da fuoco, rappresentano il 46% delle cause di morte per i giovani brasiliani tra i 12 e i 18 anni. È quanto risulta dalle ricerche realizzate nell’ambito del programma Riduzione della Violenza Letale contro Adolescenti e Giovani, coordinato dall’Observatório de Favelas e realizzato in collaborazione con l’Unicef, la Segreteria Speciale di Diritti Umani della Presidenza della Repubblica (SEDH/PR) e il Laboratorio di Analisi della Violenza dell’Università dello Stato di Rio de Janeiro (LAV-Uerj). Il Programma di Riduzione della Violenza Letale punta alla promozione di azioni di sensibilizzazione, articolazione politica e monitoraggio, in modo da garantire priorità al tema nell’agenda governativa.
L’Indice di Omicidi nell’Adolescenza (Índice de Homicídios na Adolescência, IHA) sviluppato per misurare l’impatto della violenza sugli adolescenti brasiliani e divulgato lo scorso 21 luglio, rappresenta il rischio di essere vittima di omicidio in 267 città con più di 100.000 abitanti. Il panorama è allarmante: si stima che, se la situazione non cambia radicalmente, tra il 2006 e il 2012 il numero di adolescenti assassinati potrebbe superare le 33 mila unità.
Genere, razza, età e territorio costituiscono fattori che aumentano le probabilità di essere vittima di omicidio. I maschi sono circa 12 volte più vulnerabili delle femmine, i neri tre volte in più rispetto ai bianchi. Venti i municipi in cui si registrano 5 o più omicidi per 1000 adolescenti. Tra questi, al settimo posto, con un IHA pari a 6,1 nel 2006, il municipio di Duque de Caxias, nella Baixada Fluminense contigua a Rio de Janeiro: qui ProgettoMondo Mlal sta portando avanti il progetto “La strada delle bambine”, per arginare lo sfruttamento della prostituzione minorile e prevenire le malattie sessuali.
Secondo le istituzioni partecipanti, lo studio non fa che sottolineare la necessità di implementare ed ampliare i programmi e le azioni a favore della promozione dei diritti umani di bambini e adolescenti in tutto il paese.

ILARIA BESSONE, casco bianco in Brasile con ProgettoMondo Mlal

Nessun commento:

Posta un commento