venerdì 24 luglio 2009

In viaggio a Rio de Janeiro

Un viaggio alternativo, quello dei giovani piacentini partiti per il Brasile insieme alla nostra ex cooperante e referente del gruppo ProgettoMondo Mlal Piacenza, Danila Pancotti. Un viaggio di cui il Comune di Piacenza si è reso copromotore insieme a ProgettoMondo Mlal. Da Rio de Janeiro, dove il gruppo è in visita ai progetti della nostra associazione, uno dei ragazzi, Filippo Mancini, ci ha inviato la sua prima testimonianza.

Scrive Filippo: "Riassumere gli aspetti e le impressioni del Brasile è pressochè impossibile. Qui tutto è differente, anche se una cosa si capisce subito: il perché i brasiliani in Italia sono tutti vittime della cosiddetta “saudade”.
Il nostro viaggio, alternativo rispetto a quello di altri, ci sta facendo prendere contatto con tutti gli aspetti del lavoro che ProgettoMondo Mlal svolge a Rio de Janeiro: la città carioca che non dorme mai e che, se ti prende, non ti lascia più.
Parlare del contesto è necessario. Rio de Janeiro, la seconda città del Brasile, è un qualcosa a sè, che non si può giudicare senza vedere. Non è tutto come Ipanema o Copacabana, c'è ben altro. Ci sono favelas che si estendono per chilometri, ci sono zone dove la notte non passa nessuno, dove la polizia è violenta come o peggio di molti criminali. Le favelas controllate dal narcotraffico sono le peggiori. Gente armata presidia gli ingressi, facce scure e sempre tese. Già il fatto di dover di essere accompagnati per entrarvi è qualcosa di cruento. Poi ci sono i racconti.
Racconti di morti per gli scontri con la polizia, storie di corruzione, di sfere di influenza e di privazioni.
Ma ci sono anche le lotte al degrado, all´HIV e a tutte le forme di brutalità che l´uomo possa produrre. C'è tanta voglia di fare e tanti giovani - la speranza del mondo - che vogliono questo cambiamento più di qualunque altra cosa.

L'aspetto piú istituzionale del nostro viaggio ci ha portati a vedere tante realtà, ognuna con la sua storia e il suo dolore, le sue lotte e le sue conquiste. Come quella del progetto "Per una regione di nuovi cittadini" (Derechos Direitos), programma con cui ProgettoMondo Mlal e l'associazione Fase hanno portato molti ragazzi delle favelas alla consapevolezza, al bisogno di essere qualcosa di vero: non piú solo abitanti di una favela, ma anche liberi cittadini con diritti che prima non avevano mai avuto.
Poi c'è Trama, partner che lavora insieme a ProgettoMondo Mlal nel programma “La strada delle bambine” per combattere lo sfruttamento della prostituzione, soprattutto minorile, e la tratta degli esseri umani, e ripristinare diritti molto spesso negati.
Con Trama lavora anche l'ong Ibiss, in particolare a Villa Cruzeiro, nota favela a nord della città, dove è nata una struttura di accoglienza per bambini.
Connessi a questi progetti ne abbiamo visti anche altri, che coinvolgono sempre giovani e bambini, stanchi di vivere in realtà problematiche senza muovere un dito.

Il gruppo sta vivendo questo Paese in modo intenso, dalle cose più semplici e strane - come i pagamenti obbligatori dell´autobus o l'aglio sopra ogni cibo - alle cose piú difficili o complesse, come andare in favelas e in posti carichi di tensione: stiamo affrontando tutto in modo incredibile e affiatato, e ad accompagnare le nostre giornate ci sono l’allegria e la felicitá che contraddistinguono ogni buon brasilano.
Per cui saluti a tutti da chi vi scrive, Filippo, e dal resto della truppa: Sara, Luca, Elena e naturalmente Danila".

(Nella foto in alto, insieme a Filippo Mancini e Danila Pancotti, Sara Alberici, Luca Edoardo Moncaleano ed Elena Zagnoni).

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