sabato 23 maggio 2009

Più garanzia per i diritti umani

Garantire i diritti e l'accesso alla giustizia a lavoratori, migranti, e persone trafficate. È su queste tematiche che, dal 4 al 7 maggio, si è tenuto a Rio de Janeiro l'incontro internazionale della Rete America Latina contro il Traffico delle Persone (REDLAC-GAATW).
Gaatw (Global Alliance Against Traffic in Women) unisce più di 90 Ong in tutto il mondo, tra cui organizzazioni per i diritti dei migranti, organizzazioni anti-traffico, gruppi auto-organizzati di lavoratori emigrati, lavoratrici domestiche, sopravvissuti da esperienze di traffico e professioniste del sesso, organizzazioni di diritti umani e di diritti delle donne, e fornitori diretti di servizi. La visione di GAATW sul traffico umano è strettamente connessa al tema delle migrazioni di forza lavoro. Per questo promuove e difende i diritti umani di tutti i migranti e delle loro famiglie contro la minaccia di un mercato del lavoro sempre più globalizzato, e rivendica standard di sicurezza per i lavoratori migranti, durante il processo di migrazione come all'interno dei settori di lavoro formali e informali. La REDLAC riunisce le 16 organizzazioni dell'America Latina e dei Caraibi membri di GAATW. Le Ong brasiliane appartenenti all'alleanza sono 7: tra queste anche Projeto Trama, partner di ProgettoMondo Mlal a Rio, per il progetto “La strada delle bambine”.
All'incontro di inizio maggio era presente anche Ilaria Bessone, in servizio civile con ProgettoMondo Mlal proprio per seguire questo progetto finalizzato ad arginare lo sfruttamento della prostituzione minorile e prevenire le malattie sessuali. Scrive del convegno: “Il recente interesse della comunità internazionale per il tema del traffico di esseri umani e l'implementazione degli strumenti giuridici formulati (primo fra tutti il Protocollo di Palermo) è risultato spesso in politiche repressive nei confronti di prostituzione e immigrazione. La GAATW auspicherebbe, al contrario, politiche più focalizzate sulla garanzia dei diritti umani. In questo senso, il 6 maggio è stata realizzata un'azione per attirare l'attenzione del pubblico: i circa 40 partecipanti all'incontro sono saliti sul Pao de Açucar, simbolo di Rio, mostrando messaggi di rivendicazione dipinti su teli bianchi”.

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