venerdì 15 maggio 2009

Migliorando l'ambiente, diminuiscono povertà e migrazione

Una mozione parlamentare sui cambiamenti climatici per sconfiggere la povertà e ridurre i flussi migratori. È questa la richiesta avanzata da Focsiv (di cui ProgettoMondo Mlal fa parte) durante l'evento pubblico che si è tenuto ieri a Roma, dal titolo “Cambiamenti climatici e povertà: l'impegno della politica verso la conferenza di Copenhagen”. Sottolineando lo stretto legame tra migrazione e disagi ambientali, il direttore generale di Volontari nel mondo FOCSIV Sergio Marelli ha ricordato che “già dagli anni Ottanta il numero dei migranti per causa cambiamenti climatici è passato da una media di 121 milioni a 243 milioni all'anno; e secondo l'ultimo rapporto dell'IPCC entro la metà di questo secolo 200 milioni di persone rischiano di diventare permanentemente sfollati per cause ambientali; quasi un miliardo di persone rischiano di subire eventi catastrofici; 344 milioni sarebbero quelle esposte a cicloni tropicali, 521 milioni a inondazioni, 130 milioni a siccità, 2,3 milioni a frane; nei Paesi Ocse le catastrofi climatiche colpiscono un abitante su 1.500, in quelli in via di sviluppo il dato è di 1 su 19. Secondo le proiezioni dell'IPCC al 2020, 75-250 milioni di persone saranno esposte ad un incremento dello stress idrico e anche la produzione agricola, compreso l'accesso al cibo, potrà essere seriamente compromessa". Per questo la Focsiv chiede ai parlamentari italiani di sostenere l'obiettivo di riduzione dell'emissione dei gas serra di almeno il 30% entro il 2020 e almeno l'80% entro il 2050 rispetto ai valori del 1990; sostenere un finanziamento adeguato ai Paesi in via di Sviluppo per le strategie di adattamento al cambiamento climatico garantendo, come ha recentemente fatto la Gran Bretagna, almeno uno 0,20% del PIL addizionale all'Aiuto pubblico allo Sviluppo; sostenere con decisione il pacchetto dell'Unione Europea 20/20/20 applicando senza indugi le misure di sua competenza attraverso piani precisi e specifici di rientro di riduzione delle emissioni con obiettivi temporali misurabili con cadenza triennale.

Nessun commento:

Posta un commento